Conferenza sul clima: surriscaldamento globale e danni ambientali in aumento
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DURBAN (SUDAFRICA), 29 NOVEMBRE 2011 – Allarme aumento delle temperature e cataclismi dalla Organizzazione meteorologica dell'Onu durante la 17esima Conferenza sul clima a Durban. Per quanto riguarda i cambiamenti climatici, Il 2011 chiude un periodo che ha fatto registrare un aumento delle temperatura tale da fa temere agli scienziati per il futuro della Terra.[MORE]
Il periodo 2002-2011 ha eguagliato il record del 2001-2010 come decennio più caldo da quando sono state effettuate misurazioni accurate nel 1850. A questo si è aggiunto, nella seconda metà del 2010 fino a maggio 2011, il passaggio della Nina, il fenomeno atmosferico ciclico che si ripete ogni 3-7 anni e che ha gravi effetti sul clima. «Le concentrazioni di gas serra nell'atmosfera hanno raggiunto nuovi picchi e si stanno rapidamente avvicinando a livelli coerenti con una crescita di 2/2,4 gradi Celsius della temperatura media globale», ha sottolineato il segretario generale Michel Jarraud. Secondo gli esperti, un aumento oltre la soglia dei due gradi potrebbe innescare cambiamenti irreversibili per il sistema terrestre.
Ovviamente tutto ciò ha portato a gravi conseguenze come siccità, inondazioni, alluvioni ed ondate di caldo. Come è emerso durante la Conferenza di Durban, in dieci anni 710 mila persone, l’equivalente della popolazione di una città delle dimensioni di Amsterdam o dell’intera provincia di Modena, sono state sterminate dalle 14 mila catastrofi naturali che hanno flagellato il mondo. Non tutte sono imputabili ai cambiamenti climatici ma, secondo Bettina Menne, responsabile del Cambiamento climatico, sviluppo sostenibile e salute dell'Oms-Europa, almeno 300 mila morti (il doppio del decennio precedente) sono indirettamente provocate dal riscaldamento generato dalle attività umane e all’origine di carestie, siccità ed epidemie.
E secondo l’Unicef ad essere più colpiti sono soprattutto i bambini. Come si legge in un comunicato sul sito della Onlus: «Molti bambini si trovano già a dover fronteggiare rischi climatici quali cicloni, inondazioni e temperature estreme, che incidono sulle loro possibilità di sopravvivenza e sul loro benessere. Alcune delle malattie letali per i bambini sono molto sensibili ai cambiamenti climatici. L’innalzamento delle temperature è collegato con un aumento nei tassi di malnutrizione, colera, diarrea, febbre dengue e malaria». Scopo dell’Unicef è quindi quello di portare la voce dei giovani e dei più poveri alla Conferenza di Durban.
Marika Di Cristina