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FIRENZE, 19 DICEMBRE 2011- Diciassette persone sono state arrestate in seguito alle ordinanze emesse dal gip di Cremona. La nuova operazione, condotta dagli uomini delle squadre mobili di Cremona, Brescia e Bologna e del Servizio centrale operativo della Polizia, costituisce il secondo filone dell’inchiesta “Last Bet”sul calcioscommesse della procura di Cremona.[MORE]
I 17 indagati, secondo l'accusa appartenenti ad un'organizzazione criminale che truccava gli incontri, dovranno rispondere a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e frode sportiva. Il capo dell’organizzazione, secondo gli inquirenti, era Eng Tan Seet, detto “Dan”. Il vertice della stessa organizzazione era a Singapore con basi operative nell’Europa dell’Est.
Tra gli arrestati figura l'ex capitano dell'Atalanta Cristiano Doni che secondo l'accusa, sarebbe coinvolto nella combine di almeno tre partite dell'Atalanta del campionato di serie B dello scorso anno.L’arresto dell’atalantino è stato effettuato per evitare l’inquinamento delle prove. In manette sono finiti anche Antonio Benfenati (gestore di uno stabilimento balneare a Cervia) e Nicola Santoni, ex preparatore atletico del "Ravenna calcio", gli ex giocatori Luigi Sartor e Alessandro Zamperini e due calciatori ancora in attività: Carlo Gervasoni del Piacenza e Filippo Carobbio dello Spezia.
Marco Garofalo, capo Sco di Cremona ha spiegato "Le partite in esame sono prevalentemente quelle dello scorso anno. Quelle più clamorose riguardano la Serie B, sulla Serie A invece abbiamo elementi importanti che ci indirizzano verso quattro gare dello scorso campionato di squadre poi retrocesse, ovvero Bari, Brescia e Sampdoria. Su queste partite alterate transitavano scommesse con somme di qualche milione di euro. Il meccanismo consiste in organizzazioni criminali internazionali con sede in Asia ed est Europa che agganciano individui italiani per alterare i risultati delle partite sulle quali avvengono scommesse con investimenti notevoli e vincite enormi. Siamo in una seconda fase dell'operazione, ma sicuramente le indagini andranno avanti".
Davide Scaglione