Calcio -Torneo Internazionale: Dragoni ko, la IV edizione la vince il Gambia
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Si è chiusa con il successo della nazionale africana sulla Cina la kermesse Under 18 organizzata dalla LND. Fair play, bel gioco e diverse giovani promesse in evidenza hanno contraddistinto una settimana intensa di gare nella provincia di Perugia. Mister Mancini (Gambia): “Abbiamo coronato un sogno”.
PERUGIA, 12 MAGGIO 2013 – Il Torneo Internazionale per Rappresentative Nazionali Dilettantistiche e Giovanili Under 18 parla africano: è il Gambia allenato da Luciano Mancini a scrivere il suo nome nell’albo d’oro della manifestazione promossa dalla Lega Nazionale Dilettanti.
La vittoria nella finale di Perugia contro la Cina, dopo l’eliminazione comminata ai danni dell’Italia in semifinale, è la ciliegina sulla torta di una competizione che ha messo sotto la luce dei riflettori un calcio emergente quale quello gambiano. Oggi è la festa dei tanti ragazzi africani che, come gli ‘scorpioni’ arrivati nel nostro Paese per prendere parte alla kermesse che il Comitato Regionale Umbria organizza da quattro anni, vogliono mettersi in mostra per sognare legittimamente palcoscenici più prestigiosi. Non c’è solo fisicità e corsa, il calcio africano è molto altro, anche grazie al contributo dei tanti tecnici europei che scelgono, come Mancini, di dedicarsi alla crescita di questo movimento.
Ed è proprio attraverso le sue parole che traspare in modo chiaro la soddisfazione per il lavoro svolto: “La gioia più grande è vedere in modo concreto i frutti di quello che è stato svolto con questi ragazzi che, pur partecipando già ai due maggiori campionati gambiani di A e B, sono cresciuti tantissimo grazie agli stage che settimanalmente organizziamo a livello federale”. Mancini è anche Commissario Tecnico della nazionale maggiore ma per questa sua ‘creatura’ Under 18 spende parole importanti: “Sono i giovani la vera forza del Gambia. Tanti i giocatori della nazionale maggiore in giro per l'Europa ma per fare il definitivo salto di qualità c’è bisogno che anche i ragazzi compiano esperienze internazionali come queste fatte in Umbria”. Emblematico al riguardo quanto accaduto ad Ali Sowe classe '94, approdato alla Primavera del Chievo Verona proprio in seguito alla sua partecipazione allo scorso Torneo Internazionale.
Poche ore prima del successo dei suoi connazionali a Perugia, Sowe ha addirittura tagliato il traguardo di esordire nella Serie A italiana con gli scaligeri nella gara contro il Torino. Stesso destino, che attende Marreh Sulayman autore del gol del vantaggio contro gli azzurri e capocannoniere del Torneo con tre centri. Va dunque in archivio la IV edizione del Torneo che ha registrato la partecipazione oltre a Cina e Gambia di Inghilterra (unica formazione dilettante insieme a quella azzurra ed alla Rappresentativa Umbria), Slovenia, Romania e San Marino.
L’Italia, le cui prestazioni sono state comunque positive, è uscita a testa alta in semifinale dopo i calci di rigore contro quella che poi si è laureata la formazione campione senza mai perdere nei minuti regolamentari. Inoltre è bene sottolineare come vi siano diversi elementi di grande qualità quali Torelli della Vis Pesaro, Lima della Lucchese ed Attili della Monterotondo Lupa già pronti per fare il salto nei professionisti. Purtroppo è mancata un po’ di lucidità nel momento decisivo e forse un po’ di vigore atletico nella seconda frazione, causa forse di una stagione logorante e piena di impegni. Un Torneo che, con l’ingresso della Cina nel lotto delle partecipanti, si è aperto a ben 3 continenti (Europa, Africa ed Asia) e che, dopo 3 successi di marca italiana, colora l’albo d’oro con diverse e più fantasiose cromie.
“La Lega Dilettanti – ha affermato il presidente Carlo Tavecchio – investe sui giovani e su un modello di calcio che vede il fair play e l’amore per questa disciplina al primo posto. Siamo molto soddisfatti in quanto la LND, nella stessa settimana, ha dimostrato come si può lavorare bene senza tanti clamori: la capacità di fare sistema e di acquisire sempre maggiore credibilità in campo internazionale lo si è dimostrato con lo svolgimento di questo Torneo e con il sorteggio ufficiale della Uefa Regions’ Cup in programma nella provincia di Padova dal 21 al 29 giugno”. A dir poco esausto, ma felice, per le fatiche dell’organizzazione è proprio il presidente del CR Umbria Luigi Repace, cui è arrivato il plauso dei vertici LND (presente in tribuna il segretario generale Massimo Ciaccolini) per il lavoro svolto in questa settimana: “L’edizione del 2013 premia innanzitutto chi si è dato un gran da fare affinchè tutte le delegazioni potessero partecipare con grande soddisfazione a questo Torneo, e ci conferma la bontà delle scelte fatte: puntare su una competizione così valida dal punto di vista tecnico invitando sempre nuovi Paesi e legarla alla città di Assisi per elevarla con contenuti valoriali quali il rispetto e la fratellanza”.
La gara
CINA 0 GAMBIA 1
Cina (4-2-3-1): Zhou; Huang, Guan, Li, Yan; Gao (33’ st Xiang Baixu), Abudusalamu (43’ pt Wang); Cheng, Xu (43’ pt Liang), Wei (43’ pt Liu); Xiang. A disp. Tang, Zhao, Chen, Xu Li Ao, Gao, Zhao, Chen Zhao. All. Li Bing.
Gambia (4-2-3-1): Bubacarr; Bakary, Adama, Antou, Alieu; Yusupha, Sulayman; Momodou (43’ st Ebou), Modou, Lamin; Ousman (33’ st Bully). A disp. Mass, Musa B., Raymond, Bernard, Dawda, Malick, Musa D. All. Mancini.
Arbitri: Giuseppe Repace di Perugia.
Assistenti: Tiziana Trasciatti e Andrea Ciancaleoni di Foligno.
Marcatori: 32’ pt Momodou (G).
Note: Calci d’angolo: 4-5. Recupero: 2’ pt, 4’ st.
Avvio vibrante del match con Wei per i cinesi e Ousman per i gambiani che si rendono pericolosi nei primi 2’. Ma sono gli “scorpioni” d’Africa a destare la migliore impressione con la solita veemenza fisica che li porta a raddoppiare in quasi tutte le zone del campo. La squadra allenata da Mancini stravolge il copione della gara ed affronta i primi minuti del match con il piglio e le geometrie che ci si aspettava piuttosto dalla formazione asiatica. Sull’asse Sulayman-Lamin il Gambia costruisce almeno due occasione di pregio che però non mettono in difficoltà l’estremo difensore cinese.
Al 20’ è proprio Lamin che, sugli sviluppi di un corner battuto dalla destra, gira a centroarea praticamente indisturbato ma la sua conclusione viene bloccata da Zhou. Al 25’ ancora pericolosi gli ‘scorpioni’ con un’azione da manuale, stavolta in contropiede, con Ousman che riceve da Sulayman tra le linee, si allarga sulla destra e lascia partire un cross sul quale si avventa di testa Lamin che colpisce il palo complice la deviazione di Zhou. Sempre Gambia vicina al gol con Sulayman che, questa volta nelle vesti di finalizzatore, svetta più alto di tutti in area su punizione di Bakary, ma il suo colpo di testa viene bloccato in tuffo ancora una volta dall’estremo difensore cinese. Quando scocca il 32’ però Zhou nulla può sulla conclusione ravvicinata di Momodou che appoggia in rete un traversone illuminante di Ousman, ottimamente imbeccato sulla destra dal solito Lamin.
La Cina accusa il colpo ma prova a reagire con Wei che arriva al tiro dal limite dell’area, neutralizzato non senza qualche apprensione da Bubacarr. La ripresa si apre con un atteggiamento diverso da parte della squadra allenata da Li Bing, decisamente più determinata soprattutto nel pressing e nelle intensità delle ripartenze.
Al 13’, infatti, sfiorano il pareggio con Li che inventa una vera e propria magia per lanciare Jin Cheng che sul filo del fuorigioco si allarga chiudendo troppo il diagonale dalla sinistra. Ma la qualità dei gambiani permette all’undici di Mancini di ripartire immediatamente con Ousman che di testa obbliga Zhou al miracolo in due tempi. Col passare dei minuti il match si fa sempre più spigoloso, entrambe le formazioni vogliono vincere e si contendono la sfera con la giusta aggressività senza sfociare in atteggiamenti sopra le righe. Ancora Gambia al 33’ con Sulayman con svetta più alto di tutti a centro area ma la sua conclusione si perde di poco alta sopra la traversa. A questo punto la Cina aumenta la pressione ma non riesce comunque a trovare impreparata la retroguardia avversaria, almeno fino al 49’ quando Bubacarr regala letteralmente lo storico successo ai suoi deviando miracolosamente un tiro sotto l’incrocio di Xiang Baixu. [MORE]