Calcio, sequestrati 8,5 mln di beni a Mezzaroma per il fallimento del Siena
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SIENA, 8 AGOSTO 2017 - I militari della Guardia di Finanza hanno posto sotto sequestro beni per oltre 8 milioni e mezzo di euro all'ex presidente del Siena Calcio, Massimo Mezzaroma. [MORE]
La misura è stata disposta nell'ambito dell'indagine sul fallimento della società calcistica per cui si ipotizza il reato di bancarotta fraudolenta. I sequestri riguardano conti correnti, immobili a Roma e quote di partecipazione di alcune società del gruppo.
Per gli investigatori sarebbero stati sottratti al fisco oltre 20 milioni di euro attraverso una finta operazione di cessione di ramo d'azienda relativa al marchio del Siena. L'operazione sarebbe stata ideata per consentire alla società Ac Siena un finanziamento che, altrimenti, non avrebbe mai potuto ottenere a causa del grave stato di dissesto economico.
Dopo il fallimento della società sportiva, avvenne la cessione del marchio "Ac Siena" a una nuova società, con sede nella capitale, creata appositamente per quell'operazione e di fatto mai operante.
L'acquirente - secondo quanto ricostruito dai finanzieri - per comprare il marchio si sarebbe avvalso di un prestito concesso dalla banca Monte dei Paschi di Siena che, a fronte della sola garanzia dello stesso, ha erogato un prestito di 22 milioni di euro. Il marchio sarebbe stato sopravvalutato per un valore stimato di 25 milioni di euro, a fronte di un valore effettivo, stimato da perizia giurata, di 4/5 milioni di euro.
Contestualmente alla cessione, la società acquirente ha stipulato un contratto di affitto del marchio stesso con la Ac Siena Spa che, per utilizzarlo, doveva pagare un canone mensile di valore pari alla rata del mutuo che la società titolare doveva restituire alla banca.
Daniele Basili
immagine da oksiena.it