Calcio: disordini Messina-Reggina, "fermata guerriglia" 12 arresti
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REGGIO CALABRIA, 23 LUGLIO 2015 - La polizia chiude il cerchio sui disordini scoppiati al termine del derby dello Stretto tra Messina e Reggina dello scorso 30 maggio. Altri 12 ultras sono stati raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per altri quattro disposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. I provvedimenti ai domiciliari eseguiti sono al momento undici: una persona non e' stata raggiunta perche' all'estero per lavoro. A vario titolo contestati il lancio di materiale pericoloso possesso di artifizi pirotecnici e lesioni personali. Solo il massiccio intervento delle forze dell'ordine, e' stato spiegato, ha impedito che "scoppiasse una guerriglia". I disordini erano scoppiati al fischio finale. Il Messina era retrocesso nella categoria dei dilettanti. Alcuni tifosi, delusi dal risultato si erano resi protagonisti di gravi disordini e scontri con le forze dell'ordine. Pochi giorni dopo, grazie anche al sistema di videosorveglianza dello stadio San Filippo, la Digos aveva individuato un primo gruppo di 12 tifosi. La prosecuzione delle indagini ha portato alla nuova tranche dell'inchiesta.
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l dispositivo imponente, con l'impiego di 200 uomini delle Forze dell'Ordine, reparti inquadrati, specialisti della Polizia Scientifica, unita' cinofili e mezzi speciali, aveva impedito che una partita di calcio si trasformasse in guerriglia urbana. Uno sparuto gruppo di teppisti travestiti da tifosi ed armati di spranghe, cinture, pietre, fumogeni e bombe carta erano stati infatti bloccati a piu' riprese dalle Forze di Polizia. Cordoni di polizia avevano impedito che gli ultras raggiungessero dapprima il rettangolo di gioco e la tribuna centrale al termine del derby, poi l'area tecnica dell'impianto riservata agli addetti ai lavori nonche' alle due squadre di calcio ed alle rispettive dirigenze.
La furia dei facinorosi si era dunque spostata in strada, in tangenziale e successivamente lungo la statale 114, stavolta diretta ai 700 tifosi della Reggina Calcio scortati presso il porto di Tremestieri. Nessuno si e' fatto male. Solo qualche ammaccatura ai pullman che trasportavano i tifosi del Reggina ed otto punti di sutura ad un poliziotto colpito al labbro con una catena. Ripristinati l'ordine e la sicurezza pubblici il lavoro dei poliziotti non si e' pero' concluso. Gli investigatori della Digos hanno visionato senza sosta le immagini testimoni di ogni momento e passaggio di partita e dopo partita. Ogni singola sequenza ha permesso l'individuazione dei responsabili portando il numero degli arrestati a 12 in pochi giorni. L'attivita' di indagine svolta ha portato oggi all'individuazione di altri sedici soggetti. Ai domiciliari sono finiti Giuseppe Azzarello 36 anni, Giuseppe Costa 25 anni, Tyron De Francesco 18 anni, Carmelo Delia 30 anni, Giuseppe Occhino 32 anni, Marcello La Camera 27 anni, Marcello Nicolosi 42 anni, Marcello Papandrea 35 anni, Massimiliano Vernuccio 38 anni, Marco Antonelli 37 anni, di Atri, e Antonino Guglielmino 45 anni. (Agi)