Calabria: Piano quinquennale per contenere i cinghiali - Tutti i dettagli
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Cinghiali, la Calabria approva un Piano straordinario quinquennale per la gestione e il contenimento
La Regione Calabria ha adottato un Piano straordinario regionale quinquennale per il contenimento della specie cinghiale, un'iniziativa che mira a proteggere le produzioni agricole, salvaguardare la biodiversità e contrastare la diffusione della peste suina africana (Psa).
La Giunta regionale, guidata dal presidente Roberto Occhiuto, ha approvato il documento come una risposta concreta e strategica alle criticità generate dalla sovrappopolazione di cinghiali.
Obiettivi del Piano
"Si tratta di uno strumento innovativo e strategico – afferma una nota della Regione Calabria – che rappresenta una risposta strutturata alle problematiche connesse all'eccessiva presenza di cinghiali sul territorio calabrese".
Il piano prevede:
Controllo selettivo della popolazione: catture con trappole, abbattimenti mirati e tecniche innovative, sempre nel rispetto della sicurezza pubblica e dell'ambiente.
Monitoraggio costante: utilizzo di strumenti tecnologici avanzati per una gestione dinamica e adattiva.
Misure preventive: installazione di recinzioni nelle aree agricole più vulnerabili per ridurre i danni economici.
Le dichiarazioni dell'assessore Gianluca Gallo
Secondo l'assessore regionale all'agricoltura Gianluca Gallo, il Piano è frutto di un processo partecipativo che ha coinvolto istituzioni regionali, associazioni agricole e venatorie, oltre ai rappresentanti degli enti locali.
"Da anni – spiega Gallo – il nostro territorio, così come l'intero Paese, affronta problematiche crescenti legate all'espansione incontrollata della popolazione di cinghiali. Questo ha generato gravi ripercussioni sull'agricoltura, sulla sicurezza stradale e sulla biodiversità. Con il Piano appena approvato, gettiamo le basi per una gestione sostenibile e responsabile della fauna selvatica".
Un tavolo tecnico per il coordinamento
Il Piano sarà operativo dal 2025 al 2029 e prevede l'istituzione di un tavolo tecnico composto da rappresentanti istituzionali, associazioni agricole e venatorie. Questo organismo avrà il compito di coordinare l'attuazione e il monitoraggio delle misure previste.
L'iniziativa rappresenta un passo avanti significativo nella gestione della fauna selvatica in Calabria, mirando a garantire benefici sia per l'ambiente sia per le comunità locali.