Calabria: Longo, quando Governo chiama ho sempre risposto. Ecco chi è il Superpoliziotto
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CATANZARO, 28 NOV - "Vado in Calabria per cercare di dare qualcosa di concreto al popolo calabrese, perché ci vado con il cuore oltre che con il background professionale che mi porto dietro". È quanto dichiarato dal nuovo commissario alla sanità calabrese, il prefetto Guido Niccolò Longo, intervenuto telefonicamente nel corso della trasmissione Titolo V, condotta da Francesca Romana Elisei e Roberto Vicaretti, il venerdì sera su Rai3.
La prima cosa da fare? "Devo vedere un po' la situazione in modo reale, si dicono e scrivono tante cose, però le cose poi bisogna guardarle e valutarle direttamente", ha aggiunto il neo commissario Longo che si è definito 'uomo delle Istituzioni': "quando il Governo chiama ho sempre risposto, tra l'altro non ho mai avuto incarichi facili", ha concluso.
Nel dettaglio chi è il superpoliziotto Guido Longo neo commissario della Sanità in Calabria
Guido Nicolò Longo, 67 anni, catanese, una vita trascorsa nell'amministrazione dell'Interno, prima come funzionario, poi come questore ed infine come prefetto. Incarichi in cui si è sempre distinto per professionalità e rigore contro qualsiasi forma di violazione della legge e del rispetto delle istituzioni.
Il suo ultimo incarico è stato quello di Prefetto di Vibo Valentia, che ha mantenuto fino al 30 maggio del 2018, giorno in cui é andato in pensione. Ma in precedenza era stato questore di Reggio Calabria, Caserta e Palermo. I risultati più brillanti li ha raggiunti, in particolare, come questore di Caserta, incarico durante il quale ha ingaggiato una dura lotta contro il clan dei "casalesi", con l'arresto, tra l'altro, del capo assoluto del gruppo, Francesco Schiavone, detto "Sandokan".
Adesso Longo si troverà ad ingaggiare una battaglia ancora più dura, forse la più difficile della sua vita: ricondurre alla legalità ed all'ordine la tanto bistrattata sanità calabrese, terra di conquista e di ruberie da parte di svariati gruppi di potere che l'hanno usata come un vero e proprio "bancomat".
Basti pensare che le Aziende sanitarie di Reggio Calabria e Catanzaro sono state sciolte per infiltrazioni mafiose, mentre quelle di Vibo Valentia, Cosenza e Crotone sono commissariate per il deficit che hanno accumulato.
Una situazione complessa di fronte alla quale Longo, comunque, non si scoraggia a dimostrazione della determinazione che l'ha sempre caratterizzato. "Ho accettato di fare il Commissario per la Sanità - ha detto nella sua prima dichiarazione dopo la nomina - come atto d'amore verso la Calabria, che é la regione in cui mi sono formato professionalmente come funzionario di polizia. Il mio é anche un dovere istituzionale verso il Governo, che mi ha scelto e che ringrazio".
Il caso ha voluto che la sua nomina fosse decisa nel giorno in cui Calabria, per quanto riguarda l'incidenza del Covid, é passata dalla zona rossa a quella arancione. Un segnale che, secondo qualcuno, può rappresentare un buon auspicio per il suo lavoro futuro.