Buon Natale nel Giubileo ai lettori di infoOggi!
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Il Natale è davanti a noi. È già qui con il carico della sua tradizione, ma anche del suo fascino, del suo mistero, del suo valore incommensurabile per la cristianità e per il mondo intero. Quest’anno è avvolto dalla novità straordinaria del Giubileo della Misericordia e consente ad ognuno ancora di più di focalizzare la propria vita, attraverso una revisione interiore fuori dal comune. Il Giubileo è soprattutto una occasione per coloro che ancora non hanno avuto la possibilità di dare uno scossone alla loro esistenza. Il perdono, che esso consegna a chi attraversa la Porta Santa della sua o di altra città, è un atto visibile di un mistero grande, magari fino ad oggi respinto senza motivi. Papa Francesco ha voluto “suonare le campane” per scuotere i cuori padroni di una fede addormentata, ma anche per tutti quelli che la considerano come un punto d’arrivo e non di partenza. [MORE]
Bisogna poi pensare che esista la vita eterna senza per questo, come alcuni pensano, cadere nella depressione o comunque rovinare la propria presenza terrena. Non è così! Chi ha la forza interiore di prepararsi all’incontro con il Signore nei gesti della sua quotidianità, non solo si spiana la strada per il “cielo”, ma diventa titolare di una vita capace di modificare nel bene la sua storia personale. Sarà di riflesso più autorevole nel suo lavoro; nella famiglia; nel rapporto con gli amici e con la comunità in cui vive. Altro che visionario o fuori dal mondo! Nella prima domenica d’Avvento il teologo Mons. Costantino Di Bruno scriveva dalle pagine del suo sito un forte messaggio, specifico in questa direzione: “Gesù viene, non nell’umiltà della carne, nelle vesti di un bambino, che giace in una mangiatoia. Viene rivestito di gloria eterna. Viene come giudice dei vivi e dei morti. Ognuno è chiamato al suo cospetto per rendere conto della sua vita in ogni opera compiuta sia di bene che di male. Tu non sai quando Egli verrà. Per questo ti chiede di stare attento a te stesso”.
Che il Natale serva perciò per ognuno di noi, senza nascondersi a se stessi, a rivedere con serenità, ma anche con un pizzico di “severità”, il nostro modo di vivere. Ancora in proposito un passaggio di Mons. Di Bruno: “Un serio esame di coscienza aiuterà a mettere in luce anche i più piccoli difetti nella morale, una buona confessione, impostata sul pentimento e sul desiderio di una vera conversione, l’Eucaristia ricevuta in pienezza di fede e di amore, la meditazione del Vangelo di questa prima domenica di avvento ( Invito valido per le altre domeniche pre e post Natale ) di certo aiuteranno perché il giudizio del Signore sia favorevole per noi”. Non è certo facile andare in questa direzione, ma farlo significa dare a questo Natale un significato nuovo e speciale.
Viviamo un periodo pieno di affanni: Banche che mettono in ginocchio i risparmiatori; file interminabili di profughi che varcano i confini d’Europa, facendo vedere la miseria di un mondo che dice di essere democratico e perfettamente civile; proclami giornalieri per sconfiggere l’Isis, mentre i suoi “aguzzini” avanzano indisturbati in Libia, dopo aver sparato a Parigi nel mucchio, tra i giovani, i passanti e in California massacrato quattordici disabili. Potrei continuare a riportare mille altre immagini che deturpano l’uomo nella sua essenza vitale, ma preferisco sperare che tutto possa al più presto cambiare per il meglio. Partiamo da noi stessi, perché altro non è possibile fare! Rivediamo la nostra vita alla luce di questo Natale giubilare e avremmo di fatto partecipato attivamente a quel rinnovamento che tutti solo a parole rivendichiamo. Auguri di Buon Natale a tutti voi lettori di InfoOggi e alle vostre care famiglie.
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Egidio Chiarella