Brescia: ergastolo per Pasquale Iacovone, l'uomo che uccise i suoi due bambini bruciandoli vivi
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BRESCIA, 19 DICEMBRE 2014 - Il tribunale di Brescia ha emesso oggi la sentenza, al termine del processo con rito abbreviato, nei confronti di Pasquale Iacovone, con una condanna all’ergastolo per aver ucciso i suoi due bambini, Andrea e Davide di 8 e 12 anni.
La sera del 16 Luglio 2013, l’uomo aveva volontariamente dato fuoco all’abitazione in cui si trovava con i suoi due figli avuti dalla ex moglie Erica Patti e, mentre lui riportò soltanto delle ferite, i bambini morirono carbonizzati.
Il movente di tale efferatezza, che l’accusa ha sostenuto durante il processo, sarebbe stato il desiderio di vendetta che Iacovone provava nei confronti della moglie dopo la separazione chiesta dalla donna, che lo aveva denunciato per stalking. Per questo reato, l'uomo, ha patteggiato una condanna di due anni e quattro mesi.
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E’ stata rigettata, pertanto, la richiesta di assoluzione di Gerardo Milani, il legale che ha seguito la sua difesa , che ha contestato il risultato della perizia psichiatrica eseguita il 20 novembre in cui invocava l’incapacità di intendere e di volere per il suo assistito.
All’uscita del Tribunale, la madre dei due bambini ha dichiarato ai giornalisti presenti, di aver avuto con la sentenza, soltanto in parte un po’ di giustizia, in quanto, se qualcuno le avesse prestato ascolto prima di quel terribile giorno (si riferisce ai vari episodi di stalking per cui aveva esposto denunce nei confronti del marito), forse oggi, avrebbe ancora con sé i suoi figli.
Luigi Cacciatori
Immagine da gazzettadellevalli.it