Brescia, diciannovenne accusa padre e zio di pedofilia
Cronaca Lombardia

Brescia, diciannovenne accusa padre e zio di pedofilia

giovedì 24 gennaio, 2013

BRESCIA, 24 GENNAIO 2013 – La vicenda contorta che ha visto protagonista una bambina e ben quattro adulti ha luogo in una piccola località nel bresciano. La bambina - chiamata Antonella dal giornale “Blitzquotidiano” che ha riportato l’articolo – all’età di dodici/ tredici anni ha denunciato il padre e lo zio per pedofilia, ma ora che è maggiorenne se ne pente.

La storia comincia nel 2003 quando i genitori di Antonella decidono di separarsi; la bambina, nata nel 1994, va a vivere con la madre, mentre il suo fratellino, di cinque anni più piccolo, va a vivere con il papà per poter frequentare l’asilo; questa separazione provvisoria verrà poi messa nero sui bianco dai servizi sociali che stabiliscono la separazione consensuale. La madre di Antonella intanto si frequenta con un altro uomo dalla cui relazione nascerà un altro bambino. [MORE]

Ed è da questo momento che nascono le prime accuse di Antonella. Il convivente della madre sostiene che Antonella gli abbia confidato di essere stata violentata dalla zio con il consenso di suo padre e poco anche il fratello conferma la stessa storia su di lui. La madre di Antonella richiede pertanto l’intervento del ginecolo ma non vengono riscontrati segni di abusi, mentre è di tutt’altra idea il perito dell’accusa. In questa situazione, le condanne per il padre e lo zio arrivano nel 2009 e sono di primo e di secondo grado: dovranno rimanere in carcere per 10 e 16 anni con l’accusa di abuso su minore.

Ma ora che Antonella è maggiorenne e vive con i nonni paterni, vuole dire la verità: già in sede processuale aveva detto ‹‹ mio zio non c’entra nulla ›› ma non era stata ascolta; è vero, lo zio non c’entra nulla perché lei afferma che il vero colpevole è il compagno della madre, che per odio verso il padre e lo zio, l’ha costretta dietro minaccia a raccontare questa vicenda. Il problema ora è la Corte D’appello di Brescia ha respinto la domanda al processo sostenendo che ora la ragazza è confusa dalla vicinanza con i nonni paterni e che non è credibile. Effettivamente la situazione che sta vivendo sembra ritorcersi contro Antonella che però promette di liberare padre e zio ormai in carcere da sei anni.

Erica Benedettelli

[immagine da tifeoweb.it]


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