Borse, Wall Street trascinal'Asia, Shanghai vola a +5% dopo i crolli. Bene le europee
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MILANO, 27 AGOSTO 2015 - L’ipotesi sempre più concreta di un rinvio del rialzo dei tassi di interesse Usa a causa dell'andamento dei mercati internazionali e la nuova iniezione di liquidità da parte della Banca centrale cinese, che nel corso della notte ha immesso 150 miliardi di yuan, circa 23,4 miliardi di dollari, a sostegno del sistema bancario attraverso un’operazione di reverse repo (in sintesi, un accordo per acquistare titoli e poi rivederli a un prezzo maggiore ad una certa data) convincono le Borse e fermano l’ondata di vendite scatenata sui mercati dalla decisione di Pechino di svalutare lo yuan. [MORE]
Sulla scia di Wall Street, con il Dow Jones balzato del 3,95% e l'S&P 500 del 3,9%, in quella che in termini percentuali è stata la miglior seduta in termini percentuali dal novembre del 2011 e dopo sei sedute consecutive in calo, le borse asiatiche rimbalzano e tornano a correre. Tokyo è salita dell'1,1%, Seul dello 0,7%, Sydney dell'1,2% e Taiwan dell'1,4%. Hong Kong avanza dell'1,6%. Ma sono stati soprattutto i listini cinesi, al termine di una seduta molto volatile e dopo il crollo del lunedì nero chiudono una serie negativa che proseguiva da cinque giornate in forte rialzo. La borsa di Shanghai ha terminato le contrattazioni in progresso del 5,34% mentre quella di Shenzhen è salita del 3,33%.
Corrono anche le borse europee dopo la battuta d'arresto di ieri, allineandosi all'andamento dei listini asiatici e delle commodity. Il rally di Wall Street e l'attesa di un rinvio del rialzo dei tassi Usa hanno allentato le tensioni legate all'economia cinese. L'indice Stoxx Europe 600 balza del 2,3%, trainato da Francoforte (+2,4%) e Londra (+2,1). In rialzo tutti i comparti con in testa farmaceutici (+3%), in recupero anche materie prime (+2,1%) ed energia (+1,7%). Milano sale dell'1,7%.
Il differenziale tra Btp e Bund tedeschi apre in calo a 125,2 punti base, contro i 127 punti della chiusura di ieri. Il rendimento del decennale italiano è all'1,982%. Euro in calo nei confronti del dollaro nei primi scambi sui mercati valutari europei. La divisa europea passa di mano a 1,1351 dollari contro 1,1402 della quotazione di ieri della Banca centrale europea, anche per effetto delle dichiarazioni di Peter Praet. Secondo il membro del Consiglio esecutivo della Banca centrale europea, l'Eurotower è pronto ad agire “se necessario” aumentando il piano di allentamento monetario lanciato il 9 marzo scorso.
Insieme alle borse sono salite sia le materie prime sia il petrolio, con il greggio a 39,57 dollari al barile e il Brent che a Londra avanza del 2,6% a 44,25 dollari al barile, una buona notizia per tutti i mercati emergenti, tra i più colpiti dalla svalutazione decisa da Pechino e dal crollo delle borse.