Borse, rialzo generale in Ue grazie alle mosse della Bce
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AOSTA, 9 MARZO 2015 – Parte il piano Quantitative easing della Bce, il programma attraverso il quale la Banca Centrale Europea tenterà di sostenere la timida ripresa europea con l'acquisto di titoli, soprattutto bond sovrani, con un ritmo di 60 miliardi di euro al mese. L'obiettivo è di sfruttare il crollo del petrolio e il conseguente calo dei prezzi al consumo, situazione che potrebbe determinare una flessione e una deflazione, e potrebbe portare le famiglie a rimandare gli acquisti e gli investitori a rimandare gli investimenti; con il Quantitative easing, invece, si potrebbero abbassare ulteriormente gli spread e i rendimenti dei titoli di Stato, con effetti benefici sulle finanze pubbliche.
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Gli effetti si sono subito fatti sentire: l'Eurostoxx 50 è ai massimi dal 2008, la Borsa di Londra è vicina al suo record del 1999 e Francoforte non è mai stata così in alto; per quanto riguarda l'Italia, invece, Piazza Affari torna ai livelli del 2011, la differenza tra Btp e Bund è a quota 90 punti base, mentre i decennali rendono l'1,31% dopo aver fissato un nuovo minimo storico all'1,27%: se questi livelli venissero confermati per tutto l'anno, ci sarebbe un risparmio per le casse dello Stato pari a circa 6/7 miliardi l'anno.
Senza particolari eventi macroeconomici, gli addetti ai lavori saranno principalmente impegnati sui dati relativi alla produzione industriale anche perché un altro effetto positivo del Quantitative easing potrebbe arrivare dalla svalutazione dell'euro, che favorirebbe le imprese esportatrici. L'incentivo all'esportazione significherebbe maggiore produzione industriale, più occupazione e a cascate maggiori consumi. Con il possibile aumento dell'inflazione, infine, ci sarà probabilmente un aumento della spesa, anche alla luce di tassi di interesse bassissimi che scoraggiano il risparmio e stimolano, invece, mutui e finanziamenti.
Foto: formiche.it
Dino Buonaiuto