Borsa: Asia a picco. Più della Grecia fa paura la 'bolla cinese'. Positive le europee
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MILANO, 08 LUGLIO 2015 - Giornata di panico nei mercati asiatici. Ieri le borse di Hong Kong e Shanghai hanno perso il sei per cento, toccando il minimo degli ultimi 4 mesi, e circa il 50% delle società quotate a Shanghai, più di 1.500, sono state sospese per eccessivo ribasso. Male anche il terzo listino cinese, la Borsa di Shenzhen, in calo del 2,94%.
A spaventare non è tanto la crisi greca quanto la bufera che potrebbe scatenarsi nel caso esplodesse nel mercato azionario la ‘bolla cinese’. Il crollo verticale della Borsa di Shanghai appare inarrestabile e contagia gli altri listini asiatici: si teme l’effetto domino anche su Tokyo e Seul, che hanno chiuso in forte ribasso: l’indice giapponese Nikkei ha terminato le contrattazioni in calo del 3,14%, mentre Seul ha perso un più contenuto 1,18%. [MORE]
Pechino annuncia misure straordinarie. Non sono servite le misure di sostegno ai listini cinesi decise nel weekend dal governo e oggi la Commissione di Pechino che controlla i 112 colossi imprenditoriali di proprietà dello Stato ha adottato nuove misure straordinarie ordinando loro di non vendere azioni loro o delle loro controllate "durante questa inusuale volatilita'" del mercato e ha promesso di continuare a fornire liquidità a credito agli investitori. La banca centrale, riporta Bloomberg, ha promesso grande attenzione a quello che succede sul mercato e che farà ciò che è in suo potere per prevenire rischi sistemici.
Lo scoppio della bolla del mercato azionario cinese. Le borse di Shanghai e Shenzhen, in un anno sono cresciute del 150%. Poi, dallo scorso 12 giugno è iniziato il declino e il valore del listino si è abbassato di circa il 30%. A essere colpiti sono stati soprattutto i piccoli investitori e quelli giunti negli ultimi mesi sul mercato: un esercito di milionari nati in pochi mesi e oggi già sul lastrico. Cosa è successo?
Secondo le autorità cinesi che regolano il mercato borsistico (China Securities Regulatory Commission), il forte sgonfiamento di una bolla speculativa ha portato al panico. In pratica, la fuga dall’immobiliare a causa del calo dei prezzi si è trasformata in una corsa agli investimenti finanziari, ma la discesa sul mercato di tanti piccoli azionisti nelle Borse si è rivelata insostenibile a causa dell’eccessiva separazione fra i “fondamentali” dell’economia reale cinese, in frenata, e la crescita dei mercati azionari. Tra gli esperti resta tuttavia la fiducia che nel medio-lungo periodo le misure adottate dal governo per frenare il crollo avranno effetto: il mercato è ancora giovane e ha la forza di riprendersi.
Positive le Borse europee. Gli spiragli sulla Grecia spingono invece al rialzo i listini europei. Piazza Affari è la migliore e procede in netto rialzo con il FTSE MIB che recupera oltre un punto percentuale, rimbalzando e segnando una performance nettamente migliore rispetto agli altri listini dopo le deludenti risultati dei giorni scorsi. Lo spread Btp-Bund si muove intorno ai 160 punti base. Apertura in rialzo anche per Francoforte (+0,25%), Parigi (+0,38%) e Londra (+0,3%).
Tiziano Rugi