Bologna, chiude il Teatro delle Celebrazioni: piove dal soffitto, e si rischia il crollo
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BOLOGNA, 1 FEBBRAIO 2014 – Piove in sala, e il soffitto rischia di crollare. È un periodo decisamente nero per il teatro bolognese delle Celebrazioni, ritenuto inagibile dopo le precipitazioni che hanno colpito il Capoluogo negli ultimi giorni. È neccessario un intervento immediato per riparare i danni della struttura e rimetterla in sicurezza, e il teatro chiude così per almeno due o tre mesi, anche se lo stop potrebbe protrarsi più a lungo.[MORE]
Intanto si sta lavorando affinché gli spettacoli in programmazione possano essere rinviati in coda alla stagione, oppure trasferiti in altre location tra EuropAuditorium, Teatro Duse e Manzoni. Il Celebrazioni resta chiuso fino a data da destinarsi, o almeno finché la proprietà avrà terminato i lavori rimesso in sicurezza il Teatro. Le infiltrazioni sono state notate dai Vigili del Fuoco giovedì, quando era previsto lo spettacolo di Diego Abantantuono, e un controllo più accurato ha chiarito che, in sostanza, pioveva in sala e il soffitto era tanto indebolito dalla pioggia al punto che rischiava di crollare. Spettacolo immediatamente annullato e spettatori a casa: “Già a novembre avevamo avuto un problema simile – spiega il direttore di sala, Piergraziano Ritella - ma la proprietà aveva incaricato una ditta per riparare il danno”. E invece il maltempo ha causato ulteriori danni, e il problema è addirittura peggiorato, tanto da portare alla sospensione della stagione.
Il primo rinvio riguarda il concerto dei Nomadi che si sarebbe dovuto tenere proprio stasera, in occasione dei 50 anni di carriera del gruppo, e riprogrammato per il 17 marzo al Teatro Duse. Quasi tutti gli spettacoli previsti verranno trasferiti altrove, e i biglietti saranno validi per le nuove date e le nuove location. Ticket rimborsabili, invece, per gli spettacoli che non sarà possibile ricollocare e che verranno quindi cancellati. “Siamo parte lesa, ad oggi non possiamo dire esattamente che succederà, è una situazione in divenire - precisa Ritella - non siamo in grado di stabilire quando verrà riconsegnata la struttura. Presumibilmente tra 60 o 70 giorni potremmo tornare a lavorare quì, intanto verrà rifatto il soffitto e il controsoffitto’’.
Stefania Putzu