Bologna, manifestazione contro la mafia: oltre centomila persone con "Libera"- [Foto e Video]
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BOLOGNA, 21 MARZO 2015 – Sono oltre 600 i familiari che, questa mattina, alle 9:30 sono partiti da via Andrea Costa pronti a sfilare contro le vittime della mafia. La ventesima edizione della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime della mafia” proseguirà fino in Piazza XVII Agosto, passando per Sant’Isaia, via Barberia, via Farini, via dell’Archiginnasio e Piazza Maggiore. Insieme ai familiari, sono oltre centomila le persone che si sono unite al corteo lungo 4 chilometri.
Tutti con “Libera”. Don Luigi Ciotti: “Oggi non ci sono bandiere”
“La verità illumina la giustizia” è questo lo slogan della manifestazione che sta occupando tutte le strade di Bologna. I mezzi pubblici sono stati bloccati e deviati per consentire al corteo, attivo già dalle 9, di muoversi. Il leader di Libera, Don Luigi Ciotti, è arrivato per primo, insieme ai familiari delle vittime. Nella giornata di ieri aveva annunciato: «chiediamo a tutte le realtà di togliere le bandiere, partecipiamo ma senza sigle». Ed, infatti, oggi Libera domina la scena con gli striscioni, con le bandiere e con l’aiuto di diversi gruppi, tra cui anche gli scout che hanno portato con loro uno striscione della pace.
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Don Luigi Ciotti, poco prima delle 9:30, si è rivolto alle telecamere affermando: «le mafie sono tornate forti e dobbiamo dare una risposta tutti insieme». Al suo fianco, presenti anche il presidente del Senato, Pietro Grasso, il ministro del lavoro, Giuliano Poletti, la leader della Cgil, Susanna Camusso, della Cisl, Annamaria Furlan, il leader della Uil, Carmelo Barbagallo e della Fiom, Maurizio Landini.
Manifestazione contro la Mafia. Merola: “Siamo la capitale dell’antimafia”
«Oggi Bologna è la capitale dell’antimafia, ma anche la capitale di un no deciso contro la criminalità», commenta il sindaco della città, Virginio Merola. Si sono uniti al suo messaggio contro la corruzione anche il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, presente alla manifestazione: «il Governo deve continuare a fare il lavoro che ha fatto sul piano della lotta alla corruzione, fare il proprio mestiere sul piano dell'assunzione delle responsabilità e delle decisioni che deve prendere, essere coerente da questo punto di vista, migliorare la normativa sui beni sequestrati e fare questo percorso insieme a tutta la società civile».
Tanti i giovani presenti alla manifestazione, soprattutto ragazzi delle superiori. Il corteo di 4km, dopo un'ora, non era ancora uscito da Andrea Costa e per le strade si è sentito solo un grido: quello contro la mafia e contro la criminalità organizzata.
Erica Benedettelli