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BOLOGNA, 10 FEBBRAIO - Continuano gli scontri nella zona universitaria della città. I manifestanti appartenenti ai collettivi studenteschi sono entrati in contatto con le forze dell'ordine in via Zamboni. Prima un lancio di oggetti, poi la carica della polizia in tenuta antisommossa.[MORE]
Circa 800 i giovani che hanno preso parte alla manifestazione indetta dal CUA e che ha riscontrato l'adesione dei centri sociali. Nel mirino il rettore Francesco Ubertini, di cui sono state reiteratamente chieste le dimissioni, insieme al questore Ignazio Coccia. «36 libero. Coccia e Ubertini fuori da Bologna», questo lo striscione in testa al corteo.
I manifestanti si sono mossi da piazza Verdi, seguiti da un folto numero di forze dell'ordine. Nonostante ciò, i blindati erano stati tenuti a distanza per evitare il rischio di scontri. Scontri che tuttavia sono iniziati intorno alle 18, in Via Zamboni, con il lancio di due petardi da parte degli studenti che cercavano di rientrare nella biblioteca al 36. Tre attivisti sono stati fermati e saranno identificati.
La strada era stata bloccata da cordoni di polizia e da due blindati, che i manifestanti hanno tentato di forzare, spingendo la polizia a caricare. Intorno alle 18,30 gran parte del corteo è tornato indietro, occupando la via che va verso la stazione ferroviaria.
Neppure oggi c'è dunque pace a Bologna, dopo gli scontri di ieri che hanno seguito la decisione di installare i tornelli all'ingresso della biblioteca della facoltà di Lettere, sita al civico 36 di via Zamboni.
Paolo Fernandes
Foto: Il resto del Carlino