Bologna, Caso Amorosi: La procura indaga sul concorso per dirigenti
Cronaca Emilia Romagna

Bologna, Caso Amorosi: La procura indaga sul concorso per dirigenti

martedì 15 novembre, 2011

BOLOGNA, 15 NOVEMBRE - La Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti, per fare luce sul concorso per dirigenti bandito dal Comune di Bologna . L'apertura del fascicolo conoscitivo, senza indagati né ipotesi di reato, è un atto quasi automatico.

Tutto comincia dal 2 Novembre scorso, quando Antonio Amorosi aveva anticipato sul sito web’Affaritaliani.it'', i nomi e i cognomi dei tredici vincitori del concorso, dieci giorni prima che uscissero le nomine ufficiali.

Nei prossimi giorni, lo stesso Amorosi, sarà sentito dai magistrati di piazza Trento Trieste.[MORE]

L'obiettivo della procura è innanzitutto capire se il bando promosso dal comune di Bologna è un vero e proprio concorso, oppure sia semplicemente una selezione. Ma un problema politico si pone: perché creare un'apposita selezione se i nomi erano già stati stabiliti? Non può trattarsi di una semplice “coincidenza”, come ha giustificato il sindaco Merola.
“Sulla coincidenza che i nomi siano quelli anticipati a mezzo stampa la prendo come tale: una coincidenza. Le procedure seguite, non hanno fatto alcun papocchio ma sono state molto rafforzate rispetto alle normative vigenti”, ha detto Merola, aggiungendo che ''le probabilità che vincessero i tredici nomi erano molto forti, e la correttezza delle procedure sta nelle carte''.
In merito all’indagine, il sindaco ha commentato con positività l’azione della procura: “Mi fa molto piacere, ogni intervento della Procura in questa città è il benvenuto. Siamo a disposizione per fornire tutta la documentazione. Noi per primi, in quanto querelanti, abbiamo l'esigenza che ci sia chiarezza su questa vicenda”

Ieri in commissione ha inoltre ribadito la sua intenzione di procedere per vie legali contro Amorosi. Ha poi dovuto ammettere che le nomine sono proprio quelle “pronosticate” dall’ex assessore.

Tredici su tredici: Amorosi ha fatto centro, anticipando i nomi dei vincitori in una lista pubblicata su un blog. Lista che ha coinciso in tutto e per tutto con le nomine comunali. Su 275 curriculum presentati tra il 1 e il 12 ottobre scorso, siano stati selezionati proprio quei tredici segnalati da Amorosi.

La difesa del sindaco, che non nasconde imbarazzo e preoccupazione, è che comunque non si tratterebbe di un concorso. In sostanza Merola ha spiegato che la giunta ha pubblicato un bando, anche se non era obbligata a farlo, poiché “I contratti in questione sono di diritto privato e la selezione poteva essere condotta, se si fosse voluto, dal solo Direttore generale, Giacomo Capuzzimati”. “Sono state formate invece apposite commissioni – ha spiegato il sindaco – anche con professionisti esterni chiamati a valutare i candidati”.
"A me risulta che queste persone vengono indicate dagli uffici come le più adatte a ricoprire quei ruoli", precisa il sindaco, confermando così la querela verso l’ex assessore: “Non posso accettare dubbi. Non minaccio chi non la pensa come me, ma ci sono persone che sono ingiustamente indicate come raccomandate”.

Non secondo Amorosi, che il 2 Novembre ha dichiarato: “Vengono richiesti profili per singole posizioni così dettagliati da coincidere perfettamente con i dirigenti del Comune che già ricoprono quei ruoli e che alla pari di altri professionisti aderiscono al concorso e ai colloqui orali, tra lo sconforto dei partecipanti esterni che sanno che non c’è gara”.
Ma altri tre incarichi da dirigente, sempre al Comune, rimangono in ballo. Amorosi ha già profetizzato i tre nomi. “Il Comune di Bologna ha già bandito tre concorsi per dirigenti di mobilità, sicurezza e ambiente che col 99% delle probabilità dovranno essere vinti dagli attuali che ricoprono l’incarico”, scriveva nel suo articolo Amorosi.

Merola ha consegnato alla procura la documentazione con i verbali della selezione, in attesa che anche la procedura per gli altri tre posti da dirigente, termini. "Siccome c'è stata una previsione a mezzo stampa che sarebbero state queste le figure, ci troviamo in una situazione di particolare delicatezza", ammette il sindaco, e dopo aver affermato la propria stima verso la magistratura bolognese, sottolinea: “Siamo a disposizione per fornire tutta la documentazione e il materiale necessario. Noi per primi abbiamo l’esigenza, in quanto querelanti, che ci sia chiarezza al più presto sulla vicenda”.

Sabrina Brandone


Autore
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