Bollo auto 2021. Esonero totale. Ecco chi non deve pagare. Il dettaglio
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ROMA. 14 NOV - Il bollo auto è la tassa di possesso del veicolo. Siamo abituati a vederla associata alla tipologia del mezzo, alla sua anzianità, ai suoi consumi ed emissioni inquinanti e alle decisioni degli enti locali. Nel caso della disabilità, invece, il bollo auto si adatta, e questa è l'unica occasione in cui questo avviene, a una condizione personale, fino ad arrivare all'esenzione totale.
Bollo auto. La tassa automobilistica regionale fra le più complicate da metabolizzare dagli italiani. Difficilissima da accettare, pur condividendo con lei gran parte della nostra vita, e soprattutto inevitabile: da pagare anche quando non si usa il veicolo. Nell’intero iter di acquisto dell’autovettura, l’importo del tributo sul possesso dell’auto che si dovrà poi pagare annualmente, spesso rappresenta uno dei criteri che sposteranno la scelta verso un modello o un altro.
Invasivo e indiscreto, il bollo è sinonimo di auto. Esistono però deroghe e sospensioni dei pagamenti, soprattutto a carattere regionale, legati alla tipologia del veicolo, alla sua anzianità, al suo uso e alle quantità di emissioni inquinanti. Negli ultimi mesi, le possibilità di dilazione le abbiamo viste soprattutto legate all’emergenza sanitaria.
Ci sono però altre agevolazioni fiscali che sono vincolate alla persona e non alla tipologia di veicolo o alle decisioni degli enti locali. Stiamo parlando delle persone con disabilità e dei loro familiari, per i quali la normativa tributaria prevede, anche per il 2021, l’esenzione totale dal pagamento del bollo auto.
Chi ha diritto all’esenzione totale dal bollo auto
Da quanto possiamo leggere sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, possono usufruire delle agevolazioni per il settore dell’auto i portatori di handicap e gli eventuali familiari che li hanno fiscalmente a carico.
Ma quali sono le disabilità riconosciute come requisiti necessari per ottenere l’esenzione dal bollo auto?
La cecità assoluta o un residuo visivo non superiore a un decimo a entrambi gli occhi, con l’eventuale correzione, come previsto dalla Legge n. 1389/200 (art. 2, 3, 4)
La sordità congenita o acquisita durante l’età evolutiva, con riferimento alla legge n. 381/1970 (art. 1)
Le disabilità con handicap psichico o mentale che hanno comportato l’erogazione dell’indennità di accompagnamento, con riferimento alla legge n. 104/1992 (art. 3)
Le disabilità con gravi limitazioni delle capacità di deambulazione , o pluriamputati, sempre con riferimento alla Legge n. 104/1992
Le disabilità che comportano una riduzione delle capacità motorie senza tuttavia comportare gravi limitazioni delle capacità di deambulazione.
Soltanto per quest’ultima categoria di disabilità, affinché si possa godere delle agevolazioni sul bollo auto, è indispensabile che il veicolo venga adattato al trasporto.
Per quali veicoli è prevista l’esenzione dal bollo auto
Sempre facendo riferimento alla pagina dell’Agenzia delle Entrate riferita alle agevolazioni nel settore auto a favore delle persone con disabilità, i veicoli che possono essere esentati dal pagamento del bollo auto devono possedere determinate caratteristiche.
A chi può essere intestato il veicolo con l’esenzione totale dal bollo auto
Il veicolo che sarà destinato all’esenzione totale dal bollo auto, può essere intestato sia alla persona disabile che al familiare del quale è fiscalmente carico.
Nel primo caso, se il disabile possiede più veicoli a sé intestati, al momento della presentazione dell’istanza di esenzione, dovrà indicare il numero di targa del veicolo prescelto che non pagherà la tassa di possesso.
Nel caso, invece, in cui la persona con disabilità sia a carico di un familiare, quest’ultimo può fruire dell’agevolazione fiscale, in quanto sostiene le spese nell’interesse del disabile. Sono presenti, tuttavia, requisiti reddituali che occorre rispettare affinché l’auto intestata al familiare sia esente bollo. La persona disabile fiscalmente a carico del familiare, deve allora possedere un reddito inferiore a 2.840,51 Euro all’anno, oppure inferiore a 4.000 Euro annuali, dal primo gennaio 20109, se si tratta di un figlio di età non superiore ai 24 anni.
Al superamento dei limiti di reddito previsti affinché il disabile risulti in carico fiscalmente al familiare, le agevolazioni saranno fruibili esclusivamente dal disabile stesso. Il veicolo e tutte le attestazioni di spesa dovranno pertanto essere intestate a lui anziché a un familiare.
Come richiedere l’esenzione totale dal bollo auto
Il riconoscimento attraverso i verbali dell’invalidità è la condizione necessaria per accedere al diritto all’agevolazione fiscale. Anche l’accesso alle condizioni richieste per fruire della stessa esenzione, nel dettaglio l’adattamento del veicolo previsto per le persone con ridotte o impedite capacità motorie (art 8, Legge 449/1997), è comunque vincolato al riconoscimento della disabilità da parte della Commissione sanitaria.
L’istanza di esenzione dal bollo auto va presentata all’ufficio tributi dell’ente Regione. Nelle regioni in cui questo non sia stato istituito, l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate potrà accogliere le domande. È bene, comunque, effettuare anche una veloce verifica preventiva sulle modalità di presentazione delle domande di esenzione. Alcune regioni, infatti, per la gestione delle domande di esenzione bollo si avvalgono degli uffici ACI.
Va da sé, comunque, che al venire meno delle condizioni necessarie al riconoscimento dell’esenzione, ad es. la vendita dell’autoveicolo, la persona interessata dovrà darne comunicazione allo stesso ufficio presso cui è stata presentata domanda di esenzione.
Tutta la documentazione va presentata entro 90 giorni dalla data di scadenza entro cui andrebbe effettuato il pagamento del bollo auto.
In materia di bollo auto, ormai siamo abituati ad assistere alla variabilità interpretativa delle singole Regioni. Anche sulla sua esenzione a beneficio dei disabili, sono possibili pertanto differenze regionali sulle categorie di disabilità su cui l’agevolazione fiscale viene estesa. È opportuno quindi, effettuare una verifica preventiva presso gli uffici della propria regione, al fine di accertarsi della effettiva possibilità di fruire dell’agevolazione.
L’esenzione dal bollo auto per le persone con ridotte capacità motorie
Sempre facendo riferimento alla pagina dedicata dell’Agenzia delle Entrate, leggiamo come per il disabile a cui siano state riconosciute, dalla Commissione sanitaria, ridotte o impedite capacità motorie, e non sia affetto da una grave limitazione alla capacità di deambulazione, le norme viste poco sopra subiscono leggere modifiche.
Affinché l’agevolazione fiscale venga riconosciuta, in questo caso, è requisito necessario l’adattamento del veicolo alla minorazione di tipo motorio di cui è affetta la persona, anche se trasportata.
Gli adattamenti possono essere effettuati su motocarozzette, autoveicoli o motoveicoli, devono sempre risultare dalla Carta di circolazione e avere dato esito positivo alle prove di collaudo condotte presso gli uffici della Motorizzazione Civile e dei Trasporti.
Fra gli adattamenti alla carrozzeria sono previsti, a titolo di esempio, pedane sollevatrici ad azione meccanica/elettrica/idrauilica, scivoli a scomparsa, sportelli scorrevoli, bracci sollevatori, sedili scorrevoli o girevoli che favoriscono l’insediamento della persona disabile all’interno dell’abitacolo.
Qualunque adattamento al veicolo, per essere considerato condizione sufficiente al riconoscimento dell’agevolazione, non deve essere un semplice accessorio con funzione di optional, oppure essere l’applicazione di un dispositivo già previsto in occasione dell’omologazione del veicolo e applicabile dietro semplice richiesta.
Altre agevolazioni fiscali oltre l’esenzione dal bollo auto
Sempre in materia auto, alla persona disabile sono riconosciute altre agevolazioni fiscali riguardanti l’acquisto e la manutenzione del veicolo.
La stessa aliquota agevolata al 4% è applicata anche per l’acquisto degli accessori e optional necessari all’adattamento dl veicolo alla guida da parte del disabile o al suo trasporto.
L’Iva ridotta è utilizzabile una sola volta per l’acquisto del veicolo nell’arco di quattro anni. Si potrà beneficiare nuovamente dell’agevolazione alla scadenza del quadriennio, a partire dalla data di acquisto del precedente veicolo, oppure all’interno dell’intervallo dei quattro anni qualora il veicolo sia stato cancellato dal PRA a seguito di demolizione.
Le detrazioni Irpef sono intese invece sia per l’acquisto del veicolo nuovo o usato, che per la sua manutenzione. La detrazione è pari al 19% calcolata sulla spesa massima di 18.075,99 Euro. Anche in questo caso, la detrazione Irpef spetta una volta soltanto per l’acquisto del veicolo nel corso di 4 anni. Il beneficio è ottenibile nuovamente, all’interno del quadriennio, soltanto se il veicolo che si intende sostituire viene cancellato dal PRA per essere successivamente demolito.
Anche i costi di riparazione del mezzo sono soggetti all’agevolazione Irpef, nel limite della spesa di 18.075,99, comprensivi sia dei costi di acquisto del mezzo che le spese di manutenzione straordinaria. Non sono contemplati invece i costi per la manutenzione ordinaria e i costi di esercizio, quali ad es. carburante, lubrificanti e premio assicurativo. (Trend Online)