Boccia, a breve Ddl per revisione Testo Unico enti locali. 'E su legge 56 che voleva abolire Provinc
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ROMA, 10 GIU - "Ci sarà un disegno di legge di revisione del Testo Unico degli Enti Locali e io penso che abbia molto senso che il Parlamento concentri la propria attenzione e avvii un dibattito sulla legge 56 che aveva iniziato un percorso nella prospettiva dell'abolizione delle Province dalla Costituzione". Lo ha annunciato il ministro per gli Affari Regionali e l'Autonomia Francesco Boccia, nel corso del question time alla Camera. "Quella prospettiva è venuta meno con il referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 e - ha aggiunto - quel processo di superamento è oggettivamente fallito. Pertanto oggi è necessario e urgente intervenire sul piano istituzionale, organizzativo e finanziario per garantire la piena funzionalità a tutti gli enti di governo di area vasta".
"Personalmente - ha ricordato ancora Boccia - ho incontrato più volte il Coordinamento dei sindaci metropolitani e ho preso atto del fatto cha hanno fatto un lavoro straordinario, il tutto senza avere alcuno strumento, visto che non possono nominare assessori, non possono fare riferimento a a norme che in realtà non sono ancora state codificate.
Do atto a tutti i sindaci, in particolare a quelli metropolitani, di aver gestito i fondi per le periferie, che potrebbe essere una sperimentazione e con l'aiuto del Parlamento potremmo accelerare e dare direttamente come competenze alle città metropolitane, così come chiedono i sindaci. La stessa cosa - ha poi sottolineato il titolare degli Affari Regionali - abbiamo oggi il dovere di dire e fare con le Province: 2,5 milioni di ragazzi dei licei hanno bisogno di certezze - che ora però con le risorse del decreto Rilancio avranno - ma è evidente che i temi connessi alle procedure amministrative sono sotto gli occhi di tutti e per le quali dobbiamo sentire la responsabilità per dare un'accelerazione.
Così 130mila km di strade e oltre 30mila ponti che anch'essi hanno bisogno di certezze. E anche qui risposte sono arrivate sulle risorse, ma è necessario che queste responsabilità che i nostri amministratori hanno poi vengano codificate con funzioni chiare. Ricordo infine - ha concluso Boccia - le parole del Presidente della Repubblica: 'autonomia e sussidiarietà rafforzano l'unità nazionale, non la indeboliscono, e le Regioni, le Città metropolitane, le Province, i Comuni sono pilastri della nostra architettura istituzionale e garantiscono quei diritti e sulla solidarietà per la quale gli italiani, indipendentemente dai colori politici, rivendicano con grande orgoglio'. E tutti noi abbiamo il dovere su questi temi di accogliere la sfida costruttiva che lanciano gli autori dell'interrogazione per avviare una fase di seria riflessione e di adeguamento rispetto alle prospettive attuali, che la legge 56 aveva ipotizzato"