Blitz stamane disarticola "super mandamento" in Sicilia, 37 arresti nel palermitano
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PALERMO, 8 APRILE 2013 - E' scattato stamattina presto il blitz dei carabinieri volto a smantellare un nuovo “super mandamento” di “cosa nostra” a Camporeale, provincia di Palermo. Secondo gli investigatori questo era stato “capace di imporsi con la forza sulle altre articolazioni mafiose palermitane”.
Le indagini, che erano state avviate nel 2010 dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, hanno condotto all'arresto di ben 37 persone tra cui lo stesso sindaco di Montelepre, Giacomo Tinervia, accusato di concussione e concorso in estorsione. Pare che Tinervia avesse rapporti con Giuseppe Lombardo, anche lui tra gli arrestati, capomafia del paese.
Il "mandamento" di Camporeale si era formato dall'unione di altri due storici gruppi, quello di San Giuseppe Jato e quello di Partinico. L'operazione si svolge da stamane in tutta la zona occidentale di Palermo grazie all'ausilio di 300 carabinieri del Gruppo di Monreale supportati da due elicotteri.
Secondo gli inquirenti questa nuova unione era stata voluta prima dal boss Domenico Raccuglia, arrestato due anni fa, e poi da Antonino Sciortino, 51 anni, allevatore di Camporeale che era tornato in libertà dopo dodici anni di detenzione al regime del 41 bis. Seguendo proprio i movimenti di Sciortino i carabinieri sono riusciti a ricostruire la costituzione del "nuovo mandamento" ed anche a trovare i collegamenti con gli affiliati d’oltreoceano in Usa.
L'indagine, che è stata condotta dai Pm della Dda Francesco Del Bene, Sergio De Montis e Daniele Paci, ha messo in luce numerose azioni di estorsione, furti di bestiame destinato alla macellazione clandestina e la preparazione di un omicidio.[MORE]
(Foto dal sito lametino.it)
Katia Portovenero