Blitz Bardonecchia, indagati i gendarmi: è gelo tra Francia e Italia
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TORINO, 3 APRILE - Resta il gelo tra Italia e Francia dopo il blitz, lo scorso sabato, di cinque agenti transalpini delle dogane nel centro di accoglienza di Bardonecchia. Il ministero dell’Interno italiano ha notificato a Parigi la sospensione di ogni precedente accordo sulla cooperazione di polizia transfrontaliera, mentre dalla Francia hanno assicurato che nessun agente entrerà più in Italia autonomamente. Difatti, sui treni Tgv sono stati sospesi i controlli nella tratta di confine, tra Modane e Bardonecchia. [MORE]
Un passo indietro da parte di Parigi, che però si è affrettato a precisare, per bocca del ministro dell’Azione e dei Conti Pubblici, Gerald Darmanin, che “non c’è stata nessuna violazione della sovranità italiana, bensì solo una stretta applicazione dell’accordo del 1990 che consente di effettuare controlli da una parte e dell’altra delle frontiere”. Ma il governo italiano ha già smentito questa lettura: si è trattato di attività non autorizzata di polizia giudiziaria in territorio italiano.
I cinque doganieri, dopo aver fermato sul treno un passeggero nigeriano, hanno preteso presso il centro di accoglienza di Bardonecchia, gestito dal Comune con fondi del ministero dell’Interno e in cui operano i medici volontari di una Ong, accertamenti investigativi – nello specifico, l’esame delle urine del fermato - senza autorizzazione dell’autorità italiana. Da qui l’apertura di un’inchiesta della Procura torinese, che ipotizza i reati di abuso d’ufficio, violenza privata e violazione di domicilio aggravate.
Il clima è, allora, di muro contro muro. Per stemperare i toni, il direttore generale delle Dogane francesi, Rodolphe Gintz, volerà in Italia per incontrare il suo omologo e cercare di ripristinare l’accordo del 1990, ora sospeso. E anche il ministro Darmanin sarà presto in Italia: “Gli incontri – ha detto – dovrebbero consentire la ripresa dell’accordo di cooperazione doganale in tutti i suoi punti, compresa l’utilizzazione del locale nella stazione di Bardonecchia".
Claudio Canzone
Fonte foto: huffingtonpost.it