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TARANTO, 3 OTTOBRE 2013 – E’ in atto un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, eccetto che per un indagato ai domiciliari, da parte dei Militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Taranto affiancati con i comandi provinciali di Bari e Napoli e della sezione Aerea di Bari. Tale ordinanza riguarda 20 persone, 17 delle quali residenti a Taranto, due a Bari ed una a Napoli, ed ha visto inoltre, attraverso questa operazione, il sequestrato di beni per 220 mila euro (un complesso aziendale, due immobili, due auto, una imbarcazione e un motociclo).
Gli indagati sarebbero accusati di aver preso parte ad una presunta associazione per delinquere con finalità quella di trafficare sostanze stupefacenti.
A firmare il provvedimento restrittivo è stato il gip del Tribunale di Lecce in seguito alla richiesta della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo salentino. Le indagini hanno avuto inizio già due anni fa, nell’Ottobre del 2011. In particolare, gli accertamenti da parte dei finanzieri, erano diretti su un 38enne tarantino, che lavorava nel settore delle pompe funebri. Pare che proprio da qui prenda il nome l'operazione denominata 'Undertaker' (becchino). L’uomo oltre che avere contatti con il clan Taurino, nella città vecchia di Taranto, aveva ampliato i suoi rapporti di conoscenza con altri due tarantini, di 35 e 33 anni, già noti dalle forze dell'ordine sempre per reati in materia di stupefacenti.
Da quanto è apparso dalle indagini, il 38enne si riforniva di hascisc da Bari e Milano e di cocaina da Napoli. Una volta venuto in possesso degli stupefacenti, questi li consegnava ai due complici e ad esponenti del clan Taurino che avevano il compito di spacciarla. Per questa attività venivano utilizzati vedette e corrieri.
Tra Giugno e Ottobre 2012, sempre nel corso delle indagini, tre persone sarebbero state arrestate dai finanzieri che hanno sequestrato inoltre 20 chili di hascisc. I militari hanno anche raccolto prove a carico di alcuni pregiudicati, i quali avrebbero trasferito in maniera fraudolenta beni a terze persone per eludere le norme in materia di misure di prevenzione patrimoniali. [MORE]
(Fonte Il Mattino)
Elisa Signoretti