Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
MILANO, 05 AGOSTO - Silvio Berlusconi ha venduto il Milan a una cordata di imprenditori cinesi per 740 milioni di euro. Nelle ultime ore, la trattativa ha subito un'accelerazione e oggi è stato firmato il contratto preliminare che vede la Fininvest cedere il 99,93 per cento del club rossonero. [MORE]
Dopo lunghe settimane di trattative e nonostante la smentita in mattinata di Fininvest la Sino-Europe Investment Management Changxing ha acquisito il controllo del pacchetto azionario del Milan, compresi 220 milioni di debiti. Il colosing dell'operazione è previsto tra un mese, al massimo entro la fine dell'anno, una volta ottenute le autorizzazioni delle autorità italiane e cinesi.
"Il presidente Silvio Berlusconi - si legge in una nota Fininvest - ha approvato il contratto preliminare firmato dall'amministratore delegato di Fininvest, Danilo Pellegrino, e da Han Li, rappresentante del gruppo di industriali cinesi, relativo alla compravendita dell'intera partecipazione detenuta dalla stessa Fininvest" nel club. In base all'intesa, la valutazione del club risulta di 740 milioni di euro e "tiene conto di una situazione debitoria stimata in circa 220 milioni".
"Gli investitori - prosegue la nota - operano attraverso la management company Sino-Europe Sports Investment Management Changxing Co.Ltd. Della compagine fanno parte fra gli altri Haixia Capital, fondo di Stato cinese per lo Sviluppo e gli Investimenti, e Yonghong Li, chairman della management company, che è stato fra i promotori del gruppo con cui Fininvest ha lungamente trattato fino alla firma odierna.
Come annunciato nelle ultime settimane, Berlusconi ha ottenuto che fossero inserite nel contratto precise clausole che assicurassero gli investimenti necessari per riportare subito il Mlan a essere competitivo a livello euroepo. "Gli acquirenti - si spiega nel comunicato - si impegnano a compiere importanti interventi di ricapitalizzazione e rafforzamento patrimoniale e finanziario di AC Milan, per un ammontare complessivo di 350 milioni di euro nell'arco di un triennio (di cui 100 milioni da versare al momento del "closing").
Nella trattativa gli investitori cinesi si sono avvalsi come advisor per la parte finanziaria di Rothschild & Co. e per quella legale dello studio Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners, Fininvest rispettivamente di Lazard e BNP Paribas e dello studio Chiomenti.