Berlusconi dice sì alle coppie omosex: «Ma serve la maggioranza in parlamento per riformare il Cc»
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
ROMA, 7 GENNAIO 2013 - Dopo l’abolizione dell’Imu, arriva il benestare al riconoscimento dei diritti alle coppie di fatto, comprese quelle omosessuali. Silvio Berlusconi, attraverso i microfoni di Rtl 102.5, lancia un'altra “bomba” elettorale, ammettendo la possibilità di una riforma che metta sullo stesso piano le coppie di fatto con quelle legalmente sposate. Il leader del Pdl, rinvigorito dall’accordo raggiunto con la Lega, non espone una semplice idea o considerazione personale astratta, ma sottintende un neanche troppo velato do ut des nei confronti di una frangia sociale nella quale vanta scarso appeal. «Serve la maggioranza in Parlamento per cambiare il Codice civile» afferma l’ex premier a Rtl.
In campagna elettorale, come in amore, non vale nessuna regola, specialmente quella della coerenza e Vanity Fair ricorda come nel non troppo lontano 2006 Berlusconi non ebbe parole di comprensione verso questo tipo di unione: «Non si può accettare che si creino altri tipi di matrimonio che sono poi una caricatura del vero matrimonio» dichiarò al Family Day, affrontando la questione dei Pacs. In fondo, per il Cavaliere, si trattava di «un matrimonio di serie B». Più recentemente, nel 2011 al Congresso dei Riformisti, Vanity Fair ricorda come il presidente del Consiglio Berlusconi avesse illustrato chiaramente l’atteggiamento del suo governo sul discorso in merito ai diritti delle coppie omosessuali: «Finché governeremo noi non ci saranno mai equiparazioni tra le coppie gay e la famiglia tradizionale».[MORE]
Di fronte a questa folgorazione sulla via di Damasco, l’Arcigay dimostra di avere buona memoria e poca fiducia, ricordando appunto queste ultime prese di posizione del Cavaliere: «Solo nel febbraio 2011, al Congresso dei Cristiani riformatori, Berlusconi esprimeva un “no” netto all'equiparazione delle coppie omosessuali alla famiglia tradizionale» si legge sull’Unità. «Berlusconi, dopo anni di battute di dubbio gusto sugli omosessuali fino all'omofobia esplicita, avrebbe finalmente aperto alle coppie di fatto comprese quelle omosessuali. Da parte nostra ne prendiamo atto, anche se è perfettamente legittimo sospettare della bontà di un cambio così repentino».
(Foto: acmilanmania.it)
Giovanni Gaeta