Berlusconi: «Faremo opposizione responsabile». Il Capo dello Stato:«Massima rapidità»
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ROMA, 15 FEBBRAIO 2014 - Il tanto atteso momento è arrivato. Silvio Berlusconi, in quanto leader di Forza Italia, ha incontrato pochi minuti fa il Presidente della Repubblica in merito alle consultazioni per la formazione del nuovo governo.
Un appuntamento atteso e politicamente importante per le vicende giudiziarie di Berlusconi: per la prima volta il leader del maggiore partito di destra ha guidato il suo gruppo all’interno di un incontro istituzionale da condannato.
La delegazione di Forza Italia per bocca di Berlusconi, alla fine dell’incontro con Napolitano ha dichiarato preoccupazione per una crisi di governo che non ha avuto un passaggio parlamentare. Un Berlusconi pacato e contenuto ha espresso dubbi su un governo ancora privo di fondamenta programmatiche, afferando però che Forza Italia «farà un’opposizione responsabile al governo Renzi, restando fedeli agli accordi su riforma elettorale e titolo V».
Il partito Democratico tramite il capogruppo al Senato Zanda ha annuciato di aver proposto al Capo dello Stato, al termine di un incontro durato 45 minuti, come concordato e chiaramente prevedibile il nome di Matteo Renzi, segretario del PD per formare un governo di legislatura, auspicando in tal modo una governabilità duratura.
Al termine delle consultazioni Napolitano ha voluto brevemente chiarire i motivi di questa accelerazione, resasi necessaria per consentire a chi avrà l'incarico di formare il governo di svolgere con serenità il compito di trovare intese e punti programmattici condivisi con le forze parlamentari.
Già dal primo pomeriggio abbiamo potuto apprendere le posizione anche degli altri gruppi parlamentari. Tanta aspettativa era stata riservata alle parole di Alfano, vice-premier uscente: «Pronti a nuova fase- ha dichiarato il leader del Nuovo Centrodestra- ma diremo no al governo se la coalizione si sposta a sinistra».
Alfano ha inoltre ribadito l’impossibilità di dirimere il tutto in poco più di 48 ore. La strategia è quella di allungare i tempi per scrivere un programma quanto più comune possibile, dato che Ncd sarà il maggiore alleato di Renzi e iniziare una trattativa sulla spartizione dei dicasteri tra le forze di maggioranza.
In seguito all’incontro con Napolitano della delegazione di Scelta Civica, Stefania Giannini, accompagnata da Gianluca Susta e Andrea Romano, ha affermato la necessità di un segnale molto chiaro di discontinuità rispetto al passato Governo chiedendo a Renzi un vero e proprio "piano shock" per affrontare i problemi economici, la disoccupazione e la riduzione della pressione fiscale ed una condivisione precisa di un contratto di coalizione».[MORE]
Sergio Sulmicelli
foto da: repubblica.it