Beach Soccer: Ecosistem Catanzaro, seconda tappa tra luci e ombre
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SAN BENEDETTO DEL TRONTO 17 GIUGNO - Archiviata la seconda tappa per l’Ecosistem Catanzaro, che fa ritorno da San Benedetto del Tronto con una vittoria, due sconfitte e diverse riflessioni da operare. Il dolce e l’amaro, che solo una disciplina straordinaria come il Beach Soccer può offrire. Per la terza tappa, occorrerà attendere fine luglio (si andrà a Giugliano di Napoli, nel frattempo si disputerà la Coppa Italia, a Viareggio), ragion per cui gli uomini di mister Tonino Aloi avranno modo di soffermarsi su ciò che non ha funzionato alla Beach Arena “Riviera delle Palme”. D’altra parte, continuare a viaggiare a suon di vittorie e prestazioni eccellenti, sarebbe stato difficile per chiunque. Una leggera flessione è più che legittima, alla luce di un campionato intenso e dispendioso, seppur breve. Nulla di cui allarmarsi, in sostanza. [MORE]
Eppure, il team capitanato da Valerio Staffa, venerdì aveva inaugurato la tappa adriatica sotto la migliore stella, ingranando la quarta vittoria consecutiva, con il 2 a 3 sul Palazzolo, grazie alle reti del portiere Galeano, di Bassi De Masi e Percia Montani. Il primo inciampo sulla sabbia, è avvenuto sabato nel lunch-match, quando la Sicilia BS è riuscita ad imporsi per 3 a 4, mettendo l’inerzia della gara a proprio beneficio fin da subito, con un “uno-due” micidiale che ha disorientato l’Ecosistem. Le Aquile sono riuscite a rialzare la testa nel secondo tempo, andando vicine alla rimonta sul finale.
Non è bastata la splendida tripletta di Marcello Percia Montani (sempre più trascinatore, specializzato in “sforbiciate” da antologia). Epilogo di questa seconda tappa del girone B di Serie AON, il pesante 6-2 patito oggi contro il Terracina, storicamente una big del torneo: laziali superiori e più arguti nel cercare prevalentemente i tiri “sporchi”, con l’ausilio delle dune disegnate beffardamente dalla sabbia, che hanno messo fuori causa l’incolpevole portiere del Catanzaro. La trama del primo tempo è terribile, chiudendosi addirittura 5 a 0 per i Terranova, bravi e fortunati a trovare il doppio vantaggio in una manciata di secondi. Ciò ha generato un duro contraccolpo psicologico per l’Ecosistem, che ha faticato a reagire, se non nei due tempi successivi, approfittando di una fase di calo degli avversari. Il solito Percia Montani (il quale porta il personale bottino di marcature, a otto) e Scalese, hanno provato clamorosamente a riaprirla, ma ogni velleità di rimonta è stata spenta sul nascere, con il gol del definitivo 6 a 2, che ha chiuso la contesa.
Facendo ritorno in Calabria, è essenziale ricaricare le batterie, ritrovare l’armonia e la concentrazione che hanno contraddistinto il percorso della squadra della famiglia Procopio. La compattezza non è mai venuta meno e l’Ecosistem dovrà riprendere in mano la bussola per guadagnare la qualificazione alle Final Eight di Catania, fra meno di un mese.