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TORINO, 08 MAGGIO 2014 - Quest'oggi durante l'abituale conferenza stampa, il presidente della Bce, Mario Draghi, ha spiegato: «I tassi rimarranno invariati per un esteso periodo di tempo». Emerge dunque che la Bce ha scelto di invariare il tasso allo 0,25%.
Ciò nonostante, Mario Draghi ha lasciato intendere che, molto probabilmente, vi potrà essere un taglio dei tassi nel mese di Giugno, al fine di agire sulla situazione economica attuale. L'inflazione è risultata essere insoddisfacente e per la Bce la condizione dei prezzi risalirà in modo lento.[MORE]
«Insieme all'andamento dei tassi di cambio la Bce monitorerà molto attentamente le possibili ripercussioni sia dei rischi geopolitici», ha aggiunto Mario Draghi, il quale ha espresso così un chiaro riferimento all'Ucraina ed alla difficile situazione diplomatica che sta vivendo.
Per il Consiglio della Bce, l'inflassione bassa e la moneta forte, sarebbe una fonte di preoccupazione e l'istituto europeo rimarrà dunque pronto ad effettuare interventi anche tramite strumenti non convenzionali, sebbene sempre nell'ambito del mandato.
L'obiettivo, dunque rimane la stabilità dei prezzi, pertanto l'intervento di Giugno sarebbe mirato a combattere la deflazione che viene importata attraverso gli scambi monetari. L'impatto di quanto affermato da Mario Draghi ha interessato lo spread, che è sceso a150 punti, con 148 punti base, ovvero il minimo dal Maggio del 2011.
(Immagine da finanza.com)
Alessia Malachiti