Bankitalia: nuovo record debito pubblico sfonda i 2.200 miliardi. Istat: inflazione torna a salire
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ROMA, 14 LUGLIO 2015 - Il debito pubblico è ancora aumentato a maggio di 23,4 miliardi di euro e ha raggiunto il nuovo livello record di 2.218,2 miliardi di euro. L’incremento del debito è stato superiore al fabbisogno del mese (4,3 miliardi di euro) per l’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro. In sostanza, il Tesoro ha fatto cassa durante il mese di maggio ben oltre le necessità di finanziamento per coprire il disavanzo tra spese ed entrate (il fabbisogno), e ora ha parcheggiato sul proprio conto corrente di via Nazionale oltre 100 miliardi, dai quali attingere in caso di necessità. Inoltre la rivalutazione dei titoli indicizzati all'inflazione, il deprezzamento dell'euro e l'emissione di titoli sopra la pari hanno accresciuto il debito per 1,3 miliardi. [MORE]
Lo ha comunicato la Banca d’Italia nel Supplemento al Bollettino statistico. Con riferimento ai sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali e' aumentato di 22,9 miliardi, quello delle Amministrazioni locali di 0,5 miliardi; il debito degli Enti di previdenza e' rimasto sostanzialmente invariato. Le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a maggio a 31 miliardi, stabili rispetto allo stesso mese del 2014. Nei primi cinque mesi del 2015 le entrate tributarie sono state complessivamente pari a 146,2 miliardi, in lieve aumento rispetto a quelle relative allo stesso periodo dell'anno precedente (145,4 miliardi).
Istat, a giugno inflazione sale allo 0,2%. Arriva intanto il segnale di una prima piccola accelerata nell’inflazione. L’aumento dei prezzi è stato visto al rialzo dai tecnici dell’istituto di statistica rispetto alle stime preliminari. A trascinare la crescita sono stati cultura, viaggi e trasporti. Nel dettaglio, secondo i dati Istat, l’inflazione di fondo, cioè al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, è stabile allo 0,6% mentre l'inflazione acquisita per il 2015 sale a +0,2% (era +0,1% a maggio). L'aumento su base mensile dell'indice generale è da attribuire principalmente all'aumento, in larga parte condizionato da fattori stagionali, dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+0,2%). Rispetto a giugno 2014, i prezzi dei beni fanno registrare una flessione pari a quella rilevata a maggio (-0,3%) e quelli dei servizi una crescita stabile allo 0,7%. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona che riempiono il carrello della spesa degli italiani sono in aumento dello 0,8% a giugno così come a maggio, comunica l'Istat confermando la stima preliminare.
Tiziano Rugi