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ROMA, 9 NOVEMBRE - Alla Consob non vennero segnalati “problemi” da Banca Italia per quanto riguardava Veneto Banca in vista dell’aumento di capitale del 2013.
Venne indicato che l’operazione era "strumentale a obiettivi previsti dal piano per effettuare eventuali acquisizioni coerenti con il modello strategico della banca salvaguardando liquidità e solidità”. È quanto afferma il dg Consob Angelo Apponi durante un’audizione alla Commissione banche che gli ha chiesto perché non fosse intervenuta nonostante ci fossero segnali di crisi nell’istituto veneto.
"Le reazioni della Consob - ha spiegato ancora Apponi - dipendono dal tipo di informazioni e dalla convergenza di indizi. L'ispezione si fa quando esistono sufficienti indizi”. Sulla vicenda riguardante il prezzo delle azioni "Riteniamo che sia stata seriamente trattata con una nota nel prospetto informativo che è il documento previsto dalle norme comunitarie, può piacere o no. All'epoca non avevamo indizi e infatti abbiamo proceduto quando ci hanno informato”.
Infine Apponi ha ribadito che se avessero avuti segnali di quella “profondità” avrebbero reagito in maniera differente. Secondo il dg di Consob la lettera di Bankitalia dell'8 maggio 2013 "non mi sembra che segnalasse una sofferenza, anzi prevedeva un'acquisizione". [MORE]
Fonte immagine: www.puntosistemi.it
Alessio De Angelis