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PALERMO, 5 DICEMBRE 2011- Sono stabili ma gravi, le condizioni del piccolo Samuele, ricoverato nell’ospedale pediatrico di Palermo, nel reparto di rianimazione, con lividi, bruciature, graffi e un’alta concentrazione di cocaina nelle urine. A preoccupare maggiormente, per ora, sono le lesioni addominali, compatibili con calci e pugni, riportate dal piccolo, mentre ci si augura, che gli effetti della cocaina, che hanno comunque aggravato la situazione, possano passare velocemente.[MORE]
La procura di Palermo, vista la gravità della situazione, ha deciso di togliere la potestà ai genitori e di affidarla al direttore sanitario dell’ospedale dei Bambini, Sergio Trizzino, che in merito a dichiarato << La procura ha affidato a me il bambino, in qualità di direttore sanitario e per ragioni di sicurezza non consentiamo a nessuno di raggiungerlo>>. La madre del piccolo, Gisella Zito, disoccupata di 25 anni, è stata subito arrestata e portata in carcere, con l’accusa di maltrattamenti aggravati, mentre il convivente della donna, Carlo Marzella, attualmente, risulta solo indagato per lesioni e cessione di cocaina.
A destare ancor più sconcerto è il fatto che fuori dalla sala della Rianimazione non c’è nessuno per il piccolo Samuele, per fortuna, medici e infermieri, gli stanno vicino e gli hanno anche portato qualche peluche. Si è poi scatenata una gara di solidarietà con telefonate e richieste di mamme che vorrebbero aiutarlo.
Il dottor Giancarlo Coffaro, stamane ha fatto sapere, che la prognosi resta riservata, soprattutto in virtù del fatto che vi è un possibile danno epatico, ancora in fase di monitoraggio. Il direttore della struttura sanitaria, Trizzino, ha poi comunicato che << il livello sensorio è praticamente assente e solo da poche ore, il piccolo, comincia a rispondere agli impulsi dolorosi, questo lascia bene sperare>>.
Stefania Schirru