Baltimora, si teme una nuova Ferguson: disordini al funerale di Gray, 15 poliziotti feriti
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BALTIMORA (USA), 28 APRILE 2015 – Nuova ondata di proteste si preannunciano negli Stati Uniti, sullo stile di Ferguson: a Baltimora, per i funerali dell'afroamericano Freddie Gray, numerosi cittadini si sono rivoltati contro le forze di polizia. Dichiarato lo stato d'emergenza nel governatorato del Maryland, e disposta la Guardia Nazionale per far fronte alla situazione.
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La folla attribuisce alla polizia la morte di Gray; il sindaco di Baltimora, nel timore di una nuova Ferguson, ha dichiarato il coprifuoco. Questo partirà alle 10 del mattino di oggi fino alle 5 del mattino di mercoledì. Ma già si parla di “violenze e saccheggi senza precedenti”. Gli scontri, frattanto, hanno già fatto registrare il ferimento di 15 poliziotti e 27 arresti; il sindaco Stephanie Rawling-Blake punta il dito contro coloro che “vogliono distruggere la città”. Numerosissimi infatti i casi di assalti a negozi e centri commerciali.
Alcuni quartieri di Baltimora sono ancora traumatizzati dalle rivolte esplose nel 1968 dopo la morte di Martin Luter King. “Non possiamo accettare che questa sia una ripetizione di quegli anni”, ha dichiarato in una conferenza stampa il consigliere comunale Brandon Scott. Per otto giorni, nel 68, la folla occupò le strade, diede fuoco ai negozi e affrontò la polizia e la Guardia Nazionale. La causa immediata era stato l'assassinio di MLK il 4 aprile a Memphis. L'allora governatore del Maryland, nell'impossibilità di sedare i disordini, chiese al presidente Lyndon Johnson di mandare le truppe federali.
Foto: ilmessaggero.it
Dino Buonaiuto