Azimut360 interviene ancora una volta sulla crisi rifiuti in Calabria
Cronaca Calabria

Azimut360 interviene ancora una volta sulla crisi rifiuti in Calabria

martedì 2 luglio, 2013

MONTEPAONE (CZ), 2 LUGLIO 2013 - Il laboratorio politico Azimut360 è stato ospite la scorsa domenica del circolo del Partito Democratico di Montepaone (CZ), alla presenza di numerosi amministratori locali e sindaci dell’hinterland, nonché di rappresentanti del Consiglio Regionale e del Parlamento Europeo.

Si è discusso di rifiuti, un problema che attanaglia la Calabria da diversi anni e che è ancora senza una reale prospettiva. Azimut360 è stato invitato per il lavoro fatto nell’ottobre 2011, con la stesura del documento sulle Linee di intervento per l’emergenza rifiuti, un documento che a distanza di un anno e mezzo risulta purtroppo ancora molto attuale. Dalla crisi rifiuti, infatti, la Calabria ed il territorio catanzarese non sono mai realmente usciti.

Nel documento si chiedeva l’uscita dal commissariamento e così è stato; tuttavia, il passaggio della questione in mano alla Regione non ha sortito gli effetti sperati. Basti pensare all’Ordinanza n. 41 del maggio scorso, con cui la Regione autorizza il conferimento in discarica di rifiuti senza un loro pretrattamento, in contrasto con l’art. 7 del D. Lgs. 36/2003 che vieta perentoriamente questo processo.

Azimut360 nel documento chiede anche una legge regionale sull’intero ciclo di rifiuti. La Calabria, a seguito di un commissariamento lungo ben 15 anni che ha prodotto uno sperpero di circa 1 miliardo di euro, è infatti una delle poche regioni a non avere ancora una legge organica in tale materia. Questo ha prodotto una totale anarchia e una disarmonia gestionale del ciclo dei rifiuti per singolo comune. Azimut360 ha invece sempre sostenuto l’idea della cooperazione tra Comuni, i quali devono necessariamente mettersi in rete tra loro per fronteggiare la crisi, fissando uguali strumenti, target e metodi nella gestione del ciclo, con l’obiettivo di alleggerire le discariche e cominciare a far funzionare a regola d’arte gli impianti per il riciclo. Non si può prescindere da una sana ed efficace raccolta differenziata, che vede la Calabria vicina al 10%, quando la Direttiva Europea 2008/98/CE fissa il raggiungimento del 50% entro il 2020.

Occorre guardare al rifiuto come una risorsa da valorizzare e non più un costo per la comunità. In Inghilterra addirittura si sta cominciando a scavare nelle vecchie discariche per recuperare il ferro come materia prima, perché il riciclo costa meno rispetto alla produzione ex novo.

La raccolta differenziata produrrebbe diversi benefici, sotto il profilo ambientale, ma anche sotto quello economico, introducendo incentivi per i cittadini meritevoli (con sconti sulle tasse) e ottenendo guadagni per i Comuni (che possono rivendere il materiale riciclato) ed anche benefici di natura occupazionale.

Il modello Azimut360 dell’intero ciclo di rifiuti si basa sulle migliori pratiche adottate in Italia e nel Mezzogiorno in particolare, fondando il sistema su una raccolta porta a porta secondo i principi delle sanzioni e degli incentivi con il cittadino al centro del sistema, il tutto accompagnato da una imponente ed efficace campagna di sensibilizzazione e informazione culturale sul riciclo. Il tutto può portare poi al concetto di “rifiuto zero”.
È indispensabile creare in questa fase diversi momenti di ascolto e partecipazione verso la cittadinanza per superare il problema e uscire definitivamente dalla crisi. È bene che le amministrazioni ne comprendano l’importanza e si adoperino in tal senso. [MORE]


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