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SIGONELLA (SIRACUSA), 14 MAGGIO 2013 - Il Pentagono ha deciso di spostare un contingente di 500 marine dalla Spagna alla base militare di Sigonella, in Sicilia. Lo ha reso noto il portavoce George Little che ha spiegato come tale atto abbia una funzione preventiva, utile ad intervenire rapidamente in territorio libico nel caso di nuovi attacchi al personale diplomatico o agli americani presenti che, qualora fosse necessario, potranno essere così evacuati dal paese.[MORE]
L’unità di marine, sempre secondo le dichiarazioni del portavoce del Pentagono, è stata spostata a Sigonella nel weekend ed ha in dotazione dei velivoli a decollo verticale Mv 22 Osprey. Si tratta di aerei da trasporto truppe capaci di decollare come un elicottero qualunque, senza quindi bisogno di una pista, ed in grado di trasportare una ventina di soldati completamente equipaggiati alla velocità massima di 509 km/h.
Una misura all’apparenza di sicurezza quella presa dal dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America che, oltre a dover far fronte al recente attentato avvenuto a Bengasi, è ancora al centro di forti polemiche mediatiche a seguito dell’attacco al consolato americano dello scorso 11 settembre dove, nella stessa città libica, persero la vita l’ambasciatore Christopher Stevens e altri tre cittadini statunitensi.
La Sicilia, dunque, ancora una volta si conferma centro strategico per le azioni militari degli Stati Uniti d’Amerca. Notizia, questa, che aumenta la preoccupazione degli ambientalisti siciliani che già da mesi sono impegnati nella protesta contro un’altra mal digerita presenza americana: il Muos, il sistema satellitare della marina militare statunitense in fase di costruzione a Niscemi che desta non poche preoccupazioni per la salute dei cittadini.
(Immagine da ilfattoquotidiano.it)
Giovanni Maria Elia