Atene annuncia: "Raggiunto accordo con i creditori internazionali"
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ATENE, 11 AGOSTO 2015 - La Grecia e creditori internazionali hanno raggiunto l'accordo su un nuovo piano di salvataggio da 86 miliardi di euro che consentirà di tenere il paese nell'Eurozona. Restano tuttavia da definire dei dettagli, “due o tre piccole questioni”: "E' stato raggiunto un accordo. Finalmente abbiamo la fumata bianca", conferma un altro funzionario del ministero delle Finanze spiegando che i team tecnici discuteranno i dettagli delle misure prioritarie per il salvataggio, e che si è arrivati anche a un'intesa sulla funzione del fondo di privatizzazione e sull'amministrazione dei non performing loans, cioé i crediti deteriorati, la cui riscossione è incerta. [MORE]
L'accordo raggiunto tra la Grecia e i suoi creditori dopo 18 ore di trattative prevede 35 misure prioritarie. Nel dettaglio fra le misure richieste dai creditori al governo greco vi sono le modifiche alla tassazione sulla stazza dei cargo per le imprese mercantili, la riduzione dei prezzi dei farmaci generici, la revisione del sistema di previdenza sociale. Nel pacchetto di 27 pagine trova spazio anche il rafforzamento del personale dipendente dal dipartimento per i crimini finanziari (Sdoe, l'equivalente della Guardia di Finanza italiana), la graduale abolizione delle pensioni anticipate, l'attuazione delle riforme di mercato sui prodotti proposti dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), la deregolamentazione del mercato dell'energia e l'attuazione del programma di privatizzazioni già avviato. Arriva anche la più volte richiesta eliminazione delle agevolazioni fiscali per le isole, ma partirà dalla fine del 2016.
Inoltre è stato raggiunto un primo accordo sugli obiettivi finanziari. Nel 2015 è stato deciso che il deficit primario della Grecia (saldo di bilancio, esclusi i pagamenti di debito) dovrà essere pari ad almeno lo 0,25% del Pil, mentre l'avanzo primario dovrà salire allo 0,5% del Pil nel 2016 e all'1,75% nel 2017: si tratta di condizioni più favorevoli di quelle imposte prima del referendum del 5 luglio. La Grecia e i suoi creditori hanno trovato nella notte tra lunedi' e martedi' un accordo «tecnico di principio», ma le discussioni continuano su alcuni dettagli e non c'e' ancora un accordo politico. Sul documento ora si dovranno esprimere il parlamento ellenico e quelli di altri paesi fra cui la Germania. I ministri delle Finanze dovrebbero mettervi il sigillo finale venerdì.
Immediata la risposta positiva dei mercati finanziari. Dopo l'accordo sul protocollo d'intesa fra Atene e i creditori, lo spread della Grecia va a picco, cedendo circa 100 punti base e passando da oltre 1.040 a 949. Anche la Borsa di Atene ha avuto un avvio posivo: l'indice principale sul mercato azionario ellenico sale dell'1,7% trainato dal comparto bancario che guadagna oltre il 6%. Il titolo della National Bank of Greece registra un progresso del 6,6%.
Tiziano Rugi