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VIBO VALENTIA, 24 aprile 2021 - Continuano a suscitare giuste polemiche e grande scalpore le modalità e le organizzazioni completamente caotiche delle somministrazioni dei vaccini, che ormai da qualche mese stanno proseguendo, pur con alti e bassi e con tutte le contraddizioni del caso, in Calabria.
Ultimo esempio di ciò è di oggi e proviene da Vibo Valentia, esattamente presso il Palasport, adibito a centro vaccini, davanti al quale, nel corso della mattinata e della giornata si è creato un incredibile caos, con conseguente confusione e grandi assembramenti delle persone in attesa del proprio turno, tra l’altro sotto la pioggia battente di un aprile abbastanza inconsueto. Oltre alle succitate contraddizioni, che tra l’altro riguardano il discusso vaccino Astrazeneca, sul quale praticamente cambiano quotidianamente disposizioni e informazioni, e che tuttavia continua a essere somministrato quasi a tappeto, non tenendo spesso conto di certificati di malattia o quadri clinici a rischio esibiti dai pazienti medesimi, ciò che suscita maggiore sdegno è osservare un caos infernale in luoghi e centri che dovrebbero essere i primi a garantire il rispetto delle regole.
Era già successo, negli scorsi giorni - diverse lamentele e denunce sono infatti giunte – in altri centri siti in varie zone della provincia e della regione, tra cui Soverato, Lamezia e Siderno, e questo è solo l’ultimo caso di una lunga serie. Il rischio contagio, causato dall’assembramento e dalla folla di persone davanti ai centri di somministrazione dei vaccini, cresce ulteriormente, divenendo uno dei paradossi più grandi di questa pandemia, proprio per il fatto che sussiste la contraddizione in termini di salute e igiene, a maggior ragione in centri che dovrebbero rappresentare i luoghi principali per il rispetto delle regole e dei distanziamenti.