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TERNI, 01 OTTOBRE 2015 – Da un’indagine di Infocamere per Unioncamere diffusa nei giorni scorsi emerge che negli ultimi tre anni si sono dimezzati gli assegni a vuoto: tra il I semestre 2012 e 2015 si rileva un calo e per numero (pari al 57%) e per valore (pari al 67%).[MORE]
Quanto all’Umbria, secondo i dati raccolti da Infocamere ed elaborati dall’Ufficio informazione economica dalla Camera di Commercio di Terni, figura sul podio delle regioni più “affidabili” con quasi -30% di assegni a vuoto in anno (i titoli “cabriolet” si sono ridotti in Umbria del 28,66% tra il I semestre 2015 e il I semestre 2014), preceduta dalla Valle d’Aosta con -51,98%.
Nel dettaglio, «scorporando i dati a livello provinciale – si legge in una nota –, emerge una buona affidabilità del territorio ternano dove per quanto riguarda l’importo medio del titolo protestato, Terni e la sua provincia si piazzano nella parte bassa della classifica nazionale, (80esimo posto) dove i “pagherò” superano lievemente i 1.400 euro (1.471), a Perugia si sfiorano i 1.800 euro (43 posto in classifica). Nel I semestre 2015 dei 1.471 protesti, si registrano 1.319 cambiali per un importo medio di 989 euro».
«I dati dimostrano come i protesti siano diminuiti a livello provinciale sia nel numero che nel valore complessivo, il calo più sensibile si è verificato proprio nelle regioni del Centro e dell’Umbria vorrei sottolineare – spiega Giuseppe Flamini, il Presidente della Camera di Commercio di Terni – un territorio il nostro, pertanto, che si dimostra affidabile e che mi auguro possa proseguire su questa strada senza dubbio utile a qualificare imprese, clienti e tutti gli altri attori del sistema economico locale».
Domenico Carelli
(Foto: italreport.it)