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TEHERAN, 29 NOVEMBRE 2011 – Oggi alcuni manifestanti, al termine di un sit-in di protesta per le nuove sanzioni decise da Gran Bretagna Stati Uniti e Canada, hanno fatto irruzione nell’ambasciata britannica a Teheran. La notizia è stata trasmessa in diretta dalle tv locali, dopo l’intrusione ci sono stati scontri con la polizia e i dipendenti della sede diplomatica sono riusciti a scappare da una porta secondaria.[MORE]
Le proteste sono nate in seguito alle nuove sanzioni economiche contro l’Iran decise da Londra, Usa e Canada; ma anche per sostenere la decisione, del governo iraniano, di ideare un disegno di legge che riduca le relazioni diplomatiche a livello di incaricati d’affari, e preveda l’espulsione dell’ambasciatore britannico nel giro di due settimane.
I manifestanti hanno lanciato sassi e molotov contro un edificio che ha preso fuoco, hanno sostituito la bandiera britannica con quella iraniana e hanno saccheggiato gli uffici gettando documenti fuori dalle finestre. Centinaia di studenti sono entrati nel parco Qolhak di proprietà britannica, a nord di Teheran, e sembrerebbe che abbiano sottratto documenti segreti e collegati ad attività di spionaggio. La notizia è stata riferita dall’agenzia ufficiale iraniana Irna.
Il portavoce del ministro degli Esteri britannico è furioso: <<Siamo oltraggiati. È una cosa inaccettabile e la condanniamo>>. <<In base al diritto internazionale e alla convenzione di Ginevra –ha proseguito- il governo iraniano ha il chiaro dovere di proteggere i diplomatici e le ambasciate. Ci aspettiamo che il governo agisca con urgenza per mettere la situazione sotto controllo e assicurare la sicurezza del nostro staff e dei nostri beni>>.
Gaia Seregni
(fonte foto: corriere.it)
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