"Arturo Brachetti & Friends", fantasia in scena al parco archeologico Scolacium
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Arturo Brachetti. Nome e cognome basterebbero a descrivere uno spettacolo, un alternarsi tra magia, colori e semplice ironia di vita. Non servono aggettivi per narrare ciò che il pubblico numerosissimo del parco archeologico Scolacium di Roccelletta di Borgia (CZ), ha potuto vedere, ammirare.
Uno spettacolo quello dell’artista italiano più amato e conosciuto a livello mondiale, in uno scenario particolare, tra rovine archeologiche, la splendida mostra di Michelangelo Pistoletto e natura brada, che ha lasciato sorpresi e divertiti adulti e bambini in egual modo. “Arturo Brachetti & Friends” è stato semplicemente “Lo Spettacolo”.[MORE]
Brachetti riesce a infondere nelle persone divertimento, gioco, caratteristiche che i ritmi frenetici di oggi tentano troppo facilmente d’estirpare. Così tra colori, magia, musica, si viaggia tra sorrisi e domande spontanee sulla realizzazione di alcuni numeri al limite tra realtà e immaginazione. Tutto costantemente travolgente, senza pause, alla scoperta di personaggi nuovi e straordinari ognuno a loro modo. Teatro allo stato puro, non solo magia.
Molti gli amici di Brachetti, amici reali, tanti conosciuti anni orsono girovagando per il mondo; oppure giovanissimi, come le magie dello straordinario Luca Bono, 18enne allievo dello stesso Brachetti. Per non parlare dell’ironia devastante di Otto Wessely, un mago strampalato che dei suoi numeri combina solo guai e nella semplicità unica delle sue movenze diverte il pubblico. I Golden Powers poi, senza parole: due atleti ungheresi scolpiti nella roccia, completamente dorati, donano forme statuarie in un gioco tra forza ed equilibrio a quoziente difficoltà che a volte sembra superare la forza di gravità. Uno spettacolo magnifico. Come l’illusione dell’americano Kevin James, che vi lascerà andar via dallo spettacolo con la classica domanda: dove maledizione è il trucco? Un’operazione chirurgica e goliardica che lascia letteralmente a bocca aperta.
Arturo Brachetti ha proposto una selezione tra i suoi migliori numeri, come “Giro del mondo in 8 minuti” dove si trasforma in ben 13 abitanti delle varie zone del mondo o il numero del “Cappotto”, dove con pochissimi indumenti, riesce ad interpretare e realizzare tanti personaggi, dal parroco, al torero, al fantino inglese. Molti i pezzi del suo repertorio più famoso, ma la dimostrazione di come dal nulla, si possa creare con la fantasia qualsiasi cosa, ha fatto lezione di vita. “Il teatro del nulla” oltre la mimica unica e coinvolgente, ha dato dimostrazione e speranza soprattutto ai bambini, di come la fantasia possa ancora creare forti emozioni, senza necessariamente esser schiavi di giochi e oggetti, subdolamente imposti dall’attuale società.
La serata si conclude con la consegna di una creazione del celebre maestro orafo calabrese Gerardo Sacco, “Il Riccio d’Argento” assegnato ai migliori live d'autore dell'anno. A porgere il premio Ruggero Pegna, promotore di questa fantastica serata in collaborazione con la provincia di Catanzaro e dal presidente della provincia di Catanzaro Wanda Ferro.
Fantasia è il senso di questo spettacolo. Brachetti riesce a donare alle persone carica e forza di affrontare la vita come un gioco, serenamente, cercando di aprire le menti ad una fantasia che sta sempre più diventando marginale e coi tempi che corrono, forse unica ancora di salvezza.