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PECHINO, 4 FEBBRAIO - Donald Trump, come promesso in campagna elettorale, rilancia la produzione di armi nucleari, pronto a dare il via libera alla realizzazione di due nuovi ordigni a basso potenziale: devastanti ma non catastrofici come le superbombe, e per questo meno efficaci come deterrente. [MORE]
L'obiettivo dichiarato è non solo contrastare i pericoli che arrivano dalla Corea del Nord, ma anche avere un deterrente in più verso Russia e Cina. Due Paesi che vengono esplicitamente considerati come una potenziale minaccia, al pari dell'Iran.
Ad illustrare la nuova "dottrina" sono i vertici del Pentagono, dopo aver portato a termine la revisione del Nuclear Plan varato nel 2010 da Barack Obama.
E la risposta di Mosca, che si dice «profondamente delusa», non si è fatta attendere: «Siamo pronti a reagire di fronte all'impressionante grado di ostilità e all'orientamento anti-russo di questo documento». Il rischio è quello di una escalation, con il Cremlino che minaccia a sua volta l'adozione di «tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dalla Russia».
Il ministero della difesa cinese ha detto che il documento preparato dal Pentagono statunitense specula sulle intenzioni cinesi ed esagera la minaccia della sua potenza nucleare. “ Speriamo che gli Usa comprendano l’intento strategico della Cina e abbiano una visione corretta della difesa nazionale e dello sviluppo militare della Cina”, ha detto il portavoce della Difesa.
Fonte immagine: avvenire.it
Alessia Panariello