Area C: Sospesa, da questa mattina, dal Consiglio di Stato
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MILANO, 26 LUGLIO 2012- A seguito della decisione del Consiglio di Stato, che ha accolto l'appello di un concessionario con sede in centro (Mediolanum Parking), l'Area C è stata sospesa. A confermarlo, Palazzo Marino che ha pubblicato una nota sul proprio sito web. Avendo la suddetta decisione effetto immediato, questa è già in vigoe da questa mattina, 26 luglio. Così, per il momento, l'Area C, entrata in vigore il 16 gennaio 2012, è sospesa fino alla metà di settembre.
Come specifica la nota del Comune, "Il Consiglio di Stato, ravvisando un pericolo per l’interesse economico di Mediolanum Parking, ha sospeso cautelativamente il provvedimento. Per effetto di questa decisione il Comune informa che a partire da domani il provvedimento Area C è sospeso". [MORE]
In merito, l’Assessore alla mobilità Pierfrancesco Maran ha dichiarato, "Rispettiamo l’ordinanza del Consiglio di Stato, che comunque contraddice numerose decisioni del Tar Lombardia che si era espresso in modo inequivocabile respingendo tutte le richieste di sospensiva presentate. Siamo certi che Area C sarà confermata dall’udienza di merito che auspichiamo possa essere fissata nel più breve tempo possibile. Area C in sei mesi ha ridotto il traffico del 34% nel centro città, il numero degli incidenti e ha consentito ai milanesi di respirare meno sostanze velenose. Ha quindi avuto un innegabile impatto positivo per la qualità della vita di tutti. Oggi registriamo con rispetto ma anche preoccupazione che in un’aula giudiziaria è stato ipotizzato il danno subito da un parcheggio privato e questo blocca un provvedimento utile a tutti i milanesi".
Come accennato, la decisione è partita dalla denuncia presentata dall'autorimessa Mediolanum Parking, che ha sede in pieno centro, in largo Corsia dei Servi, che aveva chiesto al Tar la sospensione del provvedimento, in quanto, a loro dire, gravemente danneggiati dalla «congestion charge» voluta dalla giunta Pisapia. Tuttavia, il Tar aveva rigettato l'istanza lo scorso 2 maggio scorso. A seguito di ciò, i proprietari hanno proseguito facendo ricorso alla Quinta Sezione del Consiglio di Stato, che ha ribaltato la sentenza del Tar. In base a quanto scritto sull'ordinanza, "Il Consiglioaccoglie l’appello e, per l’effetto, in riforma dell’ordinanza impugnata, accoglie l’istanza cautelare di primo grado". Così, adesso spetterà al Tar della Lombardia fissare l’udienza di merito, in attesa della quale il ticket è sospeso.
Immediate le reazioni. Per Legambiente, "Siamo sconcertati dalla decisione del Consiglio di Stato, che affossa tutti i precedenti pronunciamenti del Tar Lombardia". "Ci pare paradossale e inaudito che con una sentenza venga fatto prevalere l'interesse di un singolo operatore su quello di una intera città: ora ci auguriamo che vengano trovate soluzioni per impedire che la sentenza cancelli i risultati della congestion charge, perché ciò determinerebbe un gravissimo arretramento sul fronte del governo della mobilità urbana. Di una cosa siamo certi: non vogliamo tornare ad essere ostaggi di traffico e smog", ha sostenuto Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia.
(Fonte: Corriere della Sera)
Rosy Merola