Arcidiocesi Catanzaro-Squillace: primo convegno "Catechistico-Insegnamento Religione Cattolica"
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CATANZARO, 14 SETTEMBRE 2011- Si è svolto, lunedì pomeriggio, nell’Aula Magna del Seminario “San Pio X” di Catanzaro il primo Convegno “Catechistico – Insegnamento Religione Cattolica”, sul tema “Imparare a conoscere Cristo”, voluto dall’arcivescovo metropolita, monsignor Vincenzo Bertolone, in coincidenza con la sostanziale ripresa delle attività pastorali nelle parrocchie e all’avvio del nuovo anno scolastico.[MORE] Vi hanno preso catechisti, presbiteri, operatori pastorali, docenti di religioni cattolica, responsabili di gruppi, movimenti, associazioni.
Dopo l’iniziale momento di preghiera e il saluto di don Cosmo Procopio, direttore dell’Ufficio diocesano dell’IRC, i lavori sono stati introdotti dall’arcivescovo Bertolone, il quale ha contestualizzato l’iniziativa, ne ha indicato gli obiettivi, offrendo feconde piste operative. “Dinnanzi ad un persistente indifferentismo religioso, c’è bisogno urgente di un nuovo umanesimo integrale. Ci sono segnali positivi che provengono dal mondo giovanile, che manifesta interesse per il trascendente e rivela un risveglio della coscienza religiosa. La difficoltà di comunicazione fra e con le nuove generazioni e il comportamento degli adulti, che hanno abdicato al proprio ruolo di guida e di sostegno, rendono difficile quell’azione educativa, alla quale devono concorrere la famiglia, la scuola, la comunità civile e la chiesa. I giovani sono la fiaccola da accendere e per i giovani vanno programmati incontri formativi ‘in itinere’ per rispondere con nuovo slancio alla chiamata di essere catechisti e docenti di religione cattolica convinti e convincenti”.
Sono seguite le due relazioni di base: la prima di don Flavio Placida, docente della Pontificia Università Urbaniana, sul tema “Scuola: ancora ‘possibilità’ alla catechesi”; la seconda di don Gesualdo De Luca, docente all’Istituto Teologico Calabro, sul tema “Dall’IRC alla pastorale giovanile. Nuove forme di collaborazione tra scuola e parrocchia”. Riportando a sintesi gli interventi, le due relazioni hanno focalizzato l’attenzione sulla scuola come comunità educante, ce si prefigge non solo obiettivi di istruzione, ma di educazione e di formazione. L’insegnamento della religione cattolica, così come previsto dalle norme concordatarie del 184, assume valenza culturale e concorre alla formazione integrale della personalità dell’alunno. Non c’è separazione tra il processo formativo e l’educazione cristiana, anzi c’è integrazione, perché è impensabile un approccio culturale al dinamismo catechistico.
Molte le proposte operative offerte da due relatori. Per don Placida, ad esempio, è necessario affiancare al libro di religione cattolica il testo del catechismo. L’insegnante di religione cattolica deve avere una conoscenza organica della fede cristiana, perché membri di una comunità che crede, che ama, che spera, che insegna, deve essere un credente che illumina la mente degli alunni e tocchi i loro. Per don De Luca è necessario riprendere, continuare ed ampliare le esperienze di collaborazione tra la scuola, la parrocchia ed i movimenti eccelsi ali, con azioni sinergiche di mutua programmazione, perché nessuno può operare sa solo.
Ricco il successivo dibattito,che è stato concluso dal’arcivescovo Bertolone il quale ha dato appuntamento al prossimo 8 ottobre per l’inaugurazione del nuovo anno scolastico, che avrà luogo in Cattedrale on la celebrazione della Santa Messa, e al convegno teologico-pastorale sul tema “Ogni attimo è carico di eterno”, in programma al Teatro Politema di Catanzaro nei giorni 14 (ore 15) e 15 ottobre (dalle 8 alle 18,30)