Applausi e musica ai funerali di Bud Spencer. Il saluto commosso della folla
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ROMA - Centinaia di persone si sono radunate, il 30 giugno a piazza del Popolo, per rendere l'ultimo omaggio a Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer. Il feretro del popolare attore italiano è arrivato nella Chiesa degli Artisti, dove si sono svolti i funerali, ed è stato accolto da lunghi applausi e da un coro spontaneo: "Bulldozer, Bulldozer", un celebre personaggio dei suoi film. L'arrivo delle spoglie è stato accompagnato dalla colonna di "Altrimenti ci arrabbiamo".
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Al termine delle esequie, il feretro si è allontanato dalla Chiesa avvolto da due ali di folla. Infine, è comparso uno striscione firmato dai tifosi della Lazio, la sua squadra del cuuore: "Ora vedrai che anche gli angeli mangiano fagioli. Ciao Bud".
Tra i partecipanti, non poteva mancare Terence Hill, amico e collega di una vita. Tra gli altri amici e colleghi presenti: Carlo ed Enrico Vanzina, Dario Argento, Massimo Ghini, Nicola Pietrangeli, Fulvio Lucisano.
Durante le esequie di Bud Spencer, Franco Nero ha letto la Preghiera degli artisti. Poi familiari e amici gli hanno dedicato un ricordo: il figlio Giuseppe Pedersoli ha raccontato di aver vissuto in una famiglia allargata, "la nostra, solida e unita", ma anche quella composta da "tutti gli attori che hanno lavorato con lui e dal pubblico che non ha mai smesso di volergli bene", per non parlare di Terence Hill al quale il figlio di Spencer ha ricordato che "Trinità e Bambino sono due fratelli veri", citando uno dei loro film più noti.
Emoziato, anche Terence Hill ha voluto raccontare un suo ricordo. "Bud ripeteva sempre una frase, 'ma non abbiamo mai litigato', e la ripeteva continuamente con stupore. Era la dimostrazione che noi ci rispettiamo e ci amiamo".
"Quando Giuseppe mi ha comunicato che Bud era andato via - ha continuato - io ero ad Almeria, in Spagna, nello stesso punto dove ci siamo incontrati la prima volta per girare il nostro primo film", come se nulla fosse accaduto per caso.
Daniele Basili