Antonio Iovine, collaboratore di giustizia
Cronaca Campania

Antonio Iovine, collaboratore di giustizia

giovedì 22 maggio, 2014

CASERTA,  22 MAGGIO 2014- Oggi potrebbe essere la svolta per la lotta contro il clan cammorrista dei Casalesi, ancora in piedi sotto l'aspetto finanziario. Dopo anni di prigionia, Antonio Iovine, Padrino di San Cipriano d'Aversa,all'ergastolo per associazione a delinquere di stampo mafioso e omicidio, ha deciso di collaborare.

La notizia ha destato grande interesse, ancor di più considerando la sua decisone di dicembre di revocare gli storici legali che lo affiancavano.

Il noto Capo nel corso degli anni ha costituito diverse società e holding nei vari settori economici divenendo parte attiva nel fenomeno del reciclaggio di denaro sporco. Dalle sue informazioni, dunque, si potrebbero conoscere nomi di esponenti politici, imprenditori e professionisti che sono coinvolti in modo diretto, e indiretto, in affari mafiosi.

L'influenza di Iovine è già stata fatta presente da altri "pentiti", sia per quanto concerne lottizzazioni di terreni agricoli che per delle vittorie in alcune gare d'appalti. Il camorrista avrebbe percepito consistenti percentuali sul guadagno.[MORE]

È una notizia che rischia di cambiare per sempre la conoscenza delle verità su imprenditoria e criminalità organizzata non solo in Campania, non solo in Italia – spiega Saviano -. Antonio Iovine detto ’o ninno per il suo viso di bambino ma soprattutto per aver raggiunto i vertici del clan da giovanissimo non è un quadro intermedio, un riciclatore delle famiglie, non un solo capo militare. È uno che sa tutto. E quindi ora tutto potrebbe cambiare”.

Il pentimento di Iovine potrebbe portare luce anche sugli ipotetici accordi tra lo Stato e le cosche casertane in merito all'emergenza rifuiti degli anni 2004 e 2008, oltre sul perchè un ricercato come lui (dal 1996 nell'elenco dei trenta latitanti piu' pericolosi d'Italia e dal 1999 ricercato in ambito internazionale) sia riuscito ad essere un latitante "in viaggio", mai nascosto per ben quattordici anni senza avere grane fino all'arresto, avvenuto grazie alla squadra di Vittorio Pisani.

Non resta che attendere le dichiarazioni di ’o Ninno, sperando che le sue parole smascherino chi si considerava intoccabile.

Valeria Nisticò

Fonte foto: www.casertace.net


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