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MILANO, 7 NOVEMBRE 2012 - Le gambe ridotte all'osso, il viso scavato, gli occhi marchiati da profondi solchi, il freddo costante addosso, la schiena come ricurva, le spigolose ginocchia che paiono armi pronte a ferire, le costole in fuori che impietose sembrano voler denotare il passaggio di una iena che non ha lasciato scampo alla sua preda; sparuti capezzoli una volta chiamati "seni" che paiono ricordare che prima del passaggio lì ci fu una donna, ànche che non danno possibilità di stringere un corpo senza sentire una pungente fitta dolorosa. E' la Notte dei morti viventi? No, è qualcosa nato da una mente seriamente compromessa che è paradossalmente riuscita ad attirare a sé milioni e milioni di ragazzine in tutto il mondo. Ed il risultato, assai scadente, è in fronte a tutti: il brutto, l'inguardabile, quella cosa che impressiona e dalla quale ti vorresti allontanare come a temere di rimanerne infetta. E che ha un fine solo: quello della morte.[MORE]
La pena, infinita, assale, quando si pensa che dietro a tutto ciò si nascondeva una ragazzina. Al passato, sì, perché una ragazzina smise di esserlo nel momento in cui abbracciò una mente malata che diede origine ad un movimento di morte nato nel web. Da quel momento divenne come un'anziana donna avvizzita dagli anni e dalle pene, senza il di lei sorriso da conservare nel cuore.
Magra, lo sguardo sorridente, il seno alto, le gambe in bella mostra a dire "sono una ragazza, IO posso permettermelo!", la cura nei capelli che si nota da una parte mentre dall'altra appare il libro sotto il braccio, l'abito che fluido delinea i morbidi fianchi, il piccolo tacco che dà slancio alle sode e toniche gambe, fascino sottile che incanta il passante e che ferma quel ragazzo che è lì, gli occhi sgranati a guardare ammirato mentre tu, col tuo sorriso e la tua dolcezza, sarai per lui un inarrivabile sogno. Il caldo di dentro e di fuori, la possibilità di togliersi una giacchetta mostrando le femminili braccia che elegantemente si muovono.
Lei, proprio lei si ferma, attonita, di fronte ad un viso sofferente, atrocemente segnato, in cui intravvede una coetanea. Si avvicina, le chiede se può essere d'aiuto leggendo in lei l'infinita sofferenza, ed alla sua domanda "Come ti chiami?", quella giovane 15enne risponde: "pro ana". Si stringono le mani, e quella giovane dallo sguardo dolce e sereno risponde: "Ciao, il mio nome è "diversamente ana"; vuoi venire con me? Voglio mostrarti un lungo sentiero, che mostra spine ed è tortuoso o che così potrà apparire ai tuoi occhi stanchi; e che ti porta laddove tu avresti voluto essere quando intraprendesti quello stretto vicolo a senso unico". "No", "la secca replica di pro ana", "non ho ormai più le forze, né la capacità, neppure più la volontà di tornare indietro, perché ciò che ho perduto è ormai andato perso per sempre e ciò che ho guadagnato voglio che rimanga; il mio blog mi attende, le mie lettrici e seguaci anche, ed io posso oggi dire loro che ho sopportato questa lunga giornata con soli 100 kc. E' una sfida, è il mio raggiungimento della PERFEZIONE.".
"La morte è di tutti, prima o poi, ma in questo momento la vita è mia e solo mia" dice Diversamente ana. Avete ingabbiato tante ragazzine come me e vi siete voi stesse infilate in un tunnel senza ritorno. Io ho scelto un viale fatto di fiori, di amici, di sorrisi; una strada lunga da percorrere, perché nella vita tutto si raggiunge attraverso la sofferenza; e così quando ero piena di brufoli piangendo me li schiacciavo, e poi quand'ero grassa mi costringevo in abiti larghi per non mostrare cos'ero. Poi capii che tutto era in me e nelle mie forze, nella mia capacità di combattere, cercando di affermarmi per ciò che sono di giorno in giorno; costruendo, imparando, affinando le mie conoscenze e le mie arti femminili. Ciò che oggi mostro è il risultato di un lungo lavoro, fatto con scienza e coscienza. Perché non esiste la perfezione, ma esiste ciò che ognuna di noi è e che può affinare nel tempo; e così come imparai che potevo mangiare in modo equilibrato dimagrendo senza soffrire, oggi proseguo il mio cammino di sicurezza nell'affrontare il mondo, con le sue bellezze, le sue ostilità, i suoi alti e bassi ed i momenti 'no'. Tu hai rinunciato a tutto questo, convinta di essere combattiva per il raggiungimento di una follia che non reca in sé il bello, ma soltanto la morte".
"Dovrò parlare anche di te oggi nel mio blog e questo mi secca molto" dice pro ana, "perché non saprò come definirti. Il tuo corpo mi dice che potresti essere sui 50 kg. ed essere alta poco meno di 1.60: grassa, decisamente grassa! Eppure... eppure tu sorridi, eppure lo so che è incredibile ma... sei bella, ed il tuo viso è un fiore che si apre al sole in una giornata primaverile. Sarà difficile dire tutto questo a chi mi segue; come posso dire che tu sei bella, mentre io lotto per la perfezione ma a fatica mi reggo in piedi, ho sempre il freddo addosso, mi caccio le dita in gola? No, non lo dirò!".
"La morte è subdola quando appare, perché non dà preavviso; ancor più subdolo è chi ostenta felicità di fronte a tanta tristezza e senza tentare di sorridere in un giorno di pioggia autunnale che un domani potrebbe rivelarsi un felice giorno primaverile; e tu già rappresenti la morte... Ti chiesi se volessi aiuto, lo hai rifiutato, ma libera chi ti segue dal tuo insano fanatismo e fai piuttosto che insegua un lungo, faticoso cammino che la porti ad affrontare la vita serenamente, giorno dopo giorno. Tu in questo hai fallito, ma io non fallirò".
Esiste un mondo alternativo per queste ragazze, ma chi ad oggi ha tentato di mostrarlo non v'è riuscito. Riuscirà mai una ragazza abile, intelligente, che abbia voglia di vivere, in grado di non farsi trascinare dalle follie di gruppo, a creare una sorta di movimento o di gruppo alternativo alle pro ana dove apprendere a crescere, a superare i momenti difficili con l'aiuto di coetanee, a dimagrire secondo il buon senso, a tirare fuori il meglio della propria femminilità attraverso un corpo ed una testa? E' facile, è solo un tam-tam sul web. E' un richiamo: il richiamo alla VITA.
Lorella Dellana