Anno scolastico con un'assemblea sindacale per arrestare il corso della legge "Buona Scuola"
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
Inizio dell’anno scolastico con un’assemblea sindacale per arrestare il corso della legge di riforma Buona Scuola
15 SETTEMBRE 2015 - Ben 5 mila docenti hanno aderito all’assemblea sindacale svoltasi a Catanzaro Lido alla presenza di tutte le sigle maggiormente rappresentative, Flc, Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda e degli Insegnanti calabresi e il Comitato per la Scuola della Repubblica di Catanzaro, con l’intento di arrestare il corso della legge di riforma della Buona Scuola. [MORE]
A tal fine i sindacati hanno illustrato la situazione in cui si trova la Riforma sul piano attuativo, le azioni di contrasto finora portate avanti e quelle in programma da effettuare, i vari compiti ai quali saranno chiamati gli organi collegiali e i docenti. L’altissima affluenza ha indotto una buona parte dei docenti a seguire l’assemblea da alcuni schermi giganti collocati in fondo alla sala indetta proprio il primo giorno di scuola che, per studenti e docenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado, non è certamente iniziato all’insegna della serenità e tranquillità.
Al termine degli interventi dei sindacalisti, la parola è passata ai docenti, alcuni dei quali hanno portato le loro esperienze personali, altri hanno rilevato come i docenti con le loro spaccature interne non hanno consentito all’azione di contrasto di essere più efficace, altri hanno prodotto proposte di nuove azioni di contrasto, quali il blocco dei viaggi d’istruzione o il blocco delle prove invalsi. Dei comitati di Lamezia Terme e Catanzaro sono intervenute le professoresse Bianca Laura Granato e Gianfranca Bevilacqua, le quali, reduci dall’incontro dell’11 settembre con l’assessore regionale Federica Roccisano, hanno portato a conoscenza dei convenuti lo sforzo, finora sostenuto,senza esito, per tentare di ottenere il ricorso di incostituzionalità ex art. 127 della legge di Riforma scolastica, evidenziando soprattutto il carattere politico delle risposte ricevute dal Governatore Oliverio e suscitando grande interesse nell’assemblea.
Per l’occasione i docenti del collettivo hanno raccolto nuove adesioni ai comitati sorti spontanei per estendere le ragioni del contrasto a tutta la cittadinanza calabrese, che sarà profondamente svantaggiata dall’attuazione della legge 107. «La cittadinanza - hanno affermato Granato e Bevilacqua - sarà coinvolta oltre che nelle azioni di contrasto anche in quelle di discussione e miglioramento della Legge di Iniziativa Popolare ( Lip) per una vera buona scuola della Repubblica, già depositata per ben due volte in Parlamento».
Lina Latelli Nucifero