ANGELI ALL'INFERNO attraverso gli occhi di Monica Fiocco, la purezza chiede aiuto
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TORINO, 08 SETTEMBRE 2011-Ci sono tante emergenze nella nostra città, questa, è solo una storia tra migliaia...ma perchè non cominciare da qui? non si inizia dalle persone? dall'umanità dolente che vediamo tutti i giorni? Far finta di niente non è più possibile, se abbiamo le braccia dobbiamo agitarle e, prima o poi, qualcosa succederà!!![MORE]
MONICA FIOCCO nasce a Napoli, città dove ancora oggi vive ed in maggior parte esercita la sua professione.
Il suo percorso formativo, e la sua forte passione sin da giovane per la comunicazione, la relazione ed il counseling, lo studio, l’hanno portata ad un rapporto vicino alla crescita dell’individuo e all’ impegno nella valorizzazione della dignità dell'uomo e delle realtà in cui si muove. Il mezzo è la sensibilizzazione dell'opinione pubblica.
<<Questo viaggio nelle vele di Scampia è come una discesa all’inferno. Almeno io lo immagino così l’inferno, un luogo senza speranza, dimenticato da Dio, in cui incontri un umanità sperduta e stanca, cresciuta in un aria irrespirabile, con panorami apocalittici di distruzione e disperazione. Resti senza parole, e le persone che incontri sembrano di un altro pianeta, ma poi ti accorgi che si può finire a vivere in un posto simile per i caso, perché vivi in una città che si dimentica dei suoi figli e che polverizza la dignità umana, il rispetto di sé.
Questa è la storia di Antonio.
Antonio ha 46 anni, sposato, una vita di precariato e di lavori saltuari. Ha tre figli. Una fedina penale pulita.
Ad agosto ha avuto l’ingiunzione di sfratto, da due mesi non riesce a pagare i 330 euro del fitto delle due camere che occupa da 4 anni. Sceglie di traslocare, ma non sa dove andare, qualcuno gli dice che alle Vele di Scampia si può occupare un appartamento, fa un sopralluogo in una casa deturpata e lurida, senza finestre, senza acqua e senza luce che malgrado tutto è l’unico posto in cui può portare la moglie e i suoi tre bambini, l’ultimo ha solo 5 mesi.
Trasloca con una FIAT TIPO, senza assicurazione, ci carica la cucina, il frigo, le valigie perfino la camera da letto…pezzo dopo pezzo, fa tutto da solo, senza un euro…
Le foto di seguito non hanno bisogno di parole. C’è bisogno di una mano, chiedo un aiuto concreto per Antonio e la sua famiglia.
Antonio ha bisogno di un lavoro, non importa di che lavoro si tratti, fattorino, guardiano notturno, manovale, un lavoro che gli permetta di mantenere la sua famiglia e trovare una casa adatta alla crescita di 3 bambini, angeli caduti nell’inferno dell’indifferenza di una città come Napoli senza un dio che protegga l’infanzia, la famiglia e la dignità umana.
Le foto allegate valgono molto di più di tutte le parole del Mondo.
Io credo nell’uomo. Io credo nell’amore. Io credo in Dio>>.
Questi preziosi bambini stanno crescendo in povertà. Diamo una speranza, una motivazione alla famiglia, ai genitori con un’Anima così bianca, pura come la neve; comunicano attraverso lo sguardo la richiesta di una mano da stringere che li faccia risalire dall’abisso in cui si trovano.
Nel Mondo ho visto gli occhi di un bambino, un grande dono che impreziosisce il cuore, diamogli un ambiente pieno e più sereno.
Questi bambini sono nati da altri genitori ma potrebbero essere i Nostri Figli, e come loro hanno desideri, emozioni e lacrime, ma sopratutto hanno il diritto, ad una vita migliore.
Gian Luca Cossari