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CATANZARO, 18 SETTEMBRE 2014 - Il servizio di vigilanza e assistenza volontaria prestato dall'Associazione Nazionale Carabinieri di Catanzaro presso enti come l'Università “Magna Graecia” acquista sempre di più una sua valenza. Una valenza che trova conferma nell'ultimo episodio accaduto il 2 settembre scorso presso il Rettorato della facoltà di medicina e chirurgia, nell'edificio “Bioscienze” del Campus Universitario.
Qui, un uomo di 50 anni, in preda ad una crisi epilettica, è stato infatti soccorso dal volontario dell'A.N.C., sezione “Arruzzo”, Giovanni Mancuso, e da una volontaria dell'A.N.P.S. di Catanzaro, Clara D'Elia. Questi hanno richiesto subito l'intervento del 118 e hanno prestato prima assistenza all'uomo fino all'arrivo sul posto di un medico, che ha preso la situazione in mano nell'attesa dell'autoambulanza. Non solo, Mancuso ha raccontato che l'uomo portava con sé un portafoglio contenente i documenti e la somma in contanti di euro 4,850, oltre al telefono cellulare e una serie di effetti personali. E, quindi, per evitare che il signore, in evidente stato di incoscienza, potesse smarrirli, ha ritenuto opportuno, insieme all'altra volontaria presente, di consegnare il tutto alla guardia giurata Antonio Barbieri, alla presenza del responsabile dell'Ufficio Tecnico della facoltà di medicina e chirurgia, Ermanno Mamone, nel frattempo avvisato. Contattati i familiari dell'uomo, Barbieri e Mamone hanno poi provveduto a sporgere denuncia e consegnare gli oggetti presso la vicina stazione dei Carabinieri del quartiere Santa Maria di Catanzaro.
[MORE]“E' doveroso ringraziare i volontari Mancuso e D'Elia – ha affermato il presidente della sezione catanzarese Ten. Maurizio Arabia, al quale si unisce il direttivo - che con il loro pronto intervento hanno contribuito a salvare una vita. Tale occasione ci consente di rammentare e riconoscere l'importanza del servizio prestato con impegno, lealtà e serietà dai volontari, sempre intenti a vigilare i luoghi e propensi ad offrire assistenza e aiuto a chi si trovi nel bisogno o sia stato raggiunto da un malessere, come in questo ultimo caso. A tale proposito, vogliamo ricordare che i volontari della sezione Arruzzo hanno seguito un corso di primo soccorso organizzato dall'A.N.C. proprio per metterli in condizione di potere intervenire in casi come quello verificatosi all'Università, prestando un minimo di assistenza”. Il volontario Mancuso, dal suo canto, ha detto: “E' un grande piacere e onore potere contribuire, attraverso il proprio servizio volontario, a fare del bene al prossimo”.
Ufficio Stampa ANC Sezione Arruzzo di Catanzaro