Amatrice, decine di morti. Ora un cumulo di macerie, era stata eletta ''borgo più bello d'Italia''
AMATRICE, 24 AGOSTO - E’ fermo alle ore 3:39 l’orologio della torre di Amatrice, tre minuti dopo la scossa di magnitudo 6.0 a causa della quale ‘’metà paese non c’è più’’, come affermato dal sindaco Sergio Pirozzi.
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Lo scenario, visto dall’alto, è apocalittico: il Ponte detto 'A tre occhi' sopra il torrente Castellano, che si incontra provenendo dall’Aquila sulla strada 260 Picente, è pericolante, mentre alcune delle 69 frazioni del paese sono ancora irraggiungibili poiché le principali vie d’accesso sono bloccate.
Il Sindaco del paese, dove si contano almeno una decina di vittime, ha richiesto l’intervento degli elicotteri per agevolare i soccorsi. Le ambulanze sono state mobilitate per trasportare i feriti all’ospedale di Rieti, dato che quello di Amatrice risulta inagibile, ma la maggior parte di essi riceve le cure per strada.
Intanto è salito a quota 22 il bilancio delle vittime provocate dal terremoto di questa notte, ed è inevitabilmente destinato a salire tenendo conto che vi sono molte persone segnalate sotto le macerie.
Amatrice, che nel 2015 era stata eletta una fra i ‘’borghi più belli d’Italia’’, si preparava alla 50esima festa degli spaghetti all’amatriciana prevista per il weekend, prima che la tragedia di questa notte riducesse in macerie uno dei gioielli d’Italia.
Maria Azzarello
fonte immagine: ansa.it
