Allontanamento dalla Pubblica Amministrazione per chi commette violenze sessuali
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ITALIA, 3 DICEMBRE 2017 - Allontanato dalla Pubblica Amministrazione chi "commette molestie a carattere sessuale". La bozza del contratto per gli statali, visionata dall'Ansa, esplicita e rafforza le sanzioni da infliggere in questi casi: inizialmente si determina una sospensione (fino a un massimo di 6 mesi) del dipendete che si macchia di questo comportamento, ma se dovesse ripetersi, nell'arco del biennio, è previsto il licenziamento. [MORE]
La 'pena' massima è prevista se c'è "recidiva" di "atti o comportamenti o molestie a carattere sessuale" o "quando l'atto, il comportamento o la molestia rivestano carattere di particolare gravità". Si applica il licenziamento per lo statale che accetta o chiede, per sé o per altri, regali o altre utilità non di "modico" valore, al di sopra dei 150 euro, come contropartita per essersi adoperati, nell'ambito del proprio ufficio, a vantaggio diretto di chi fa il dono. Così una bozza del contratto di lavoro per la Pubblica amministrazione.
Un capitolo è dedicato al codice disciplinare che, ed è una novità, recepisce il regolamento sulla condotta del 2013, chiarendo che quindi nei casi di scambio di favori non sia solo possibile, lo è già, ma è esplicitamente prevista l'espulsione.
Fonte immagine blastingnews
Claudia Cavaliere