Allerta USA: uragano Florence si avvicina, un milione di persone in fuga
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Allerta USA: uragano Florence si avvicina, un milione di persone in fuga

mercoledì 12 settembre, 2018

WASHINGTON DC, 12 SETTEMBRE – Cresce la paura negli Stati Uniti, man mano che l’uragano Florence si avvicina alla costa orientale del Paese. Negli Stati di Washington, Virginia, South Carolina, North Carolina e Maryland è stato ufficialmente dichiarato lo stato di emergenza totale, nel tentativo di mettere in salvo la popolazione: secondo i dati forniti dal NWS (il servizio meteorologico nazionale), infatti, più di 5 milioni di persone abiterebbero nell’area attualmente sotto allerta o sorveglianza uragani, mentre altri 4 milioni sarebbero i residenti della porzione di costa a rischio tempeste tropicali. [MORE]

In effetti, l’uragano denominato “Florence”, di categoria 4 ed accompagnato da venti che soffiano ad oltre 250 km/h, sarà soltanto la prima di una serie di tempeste, dal momento che il National Hurricane Center ha potuto osservarne almeno altre 2 già formatesi nell’Oceano Atlantico. Gli uragani stanno provocando onde marine gigantesche, potenzialmente mortali, che potrebbero travolgere tra domani e dopodomani le coste del North e del South Carolina, per poi raggiungere le Bermuda e le Bahamas. Il secondo ciclone tropicale, comunque, denominato Helene, si starebbe dirigendo più a nord e secondo gli esperti la sua traiettoria tenderebbe a rientrare nuovamente verso il mare aperto, per poi placarsi nel giro di 2 o 3 giorni. Il terzo sistema tempestoso, infine, soprannominato Isaac, sarebbe il più debole del gruppo e starebbe per attraversare le Antille Minori, approdando successivamente nel Mar dei Caraibi.

Scene apocalittiche sono pertanto attese nella costa sudorientale degli Stati Uniti, dove è già stato evacuato oltre un milione di persone. I rilevamenti a raggi infrarossi effettuati nel centro del ciclone hanno registrato impressionanti temperature, che scenderebbero di 63°C sotto lo zero. I venti sarebbero in grado di spazzare via di tutto, case, edifici, alberi o strade. Ma ciò che le autorità temono maggiormente della tempesta è la successione di gigantesche onde da oltre 6 metri di altezza, che potrebbero travolgere le zone costiere, nonché le conseguenti, disastrose inondazioni causate dalle precipitazioni. C’è da considerare, inoltre, che sul suo possibile tragitto l’uragano potrebbe investire almeno dieci centrali nucleari installate lungo la east coast, con ulteriori rischi ambientali enormi.

Questo lunedì la Marina Militare degli Stati Uniti ha dunque deciso di ordinare a 30 navi da guerra attraccate nella base di Norfolk, VA, di salpare per evitare l’arrivo di Florence. Il Presidente Trump, a sua volta, non ha perso tempo per mettere in allarme la popolazione civile, preparandola al peggio. Dopo aver dichiarato lo stato di emergenza nei Paesi interessati, la Casa Bianca ha già sbloccato i fondi che si renderanno necessari per gli aiuti e l’assistenza 24 ore su 24. Donald Trump ha infatti avvertito, anche mediante un comunicato pubblicato su Twitter, che si tratterà di una delle peggiori tempeste da molti anni a questa parte ed ha chiesto ai cittadini di essere attenti, preparati e di mettersi in salvo. Dallo Studio Ovale del Presidente sono già state date disposizioni alla Protezione Civile Americana (FEMA) affinché questa possa distribuire fino ad 8 milioni di pacchi di viveri ed acqua ai civili che resteranno sfollati dopo il passaggio della tempesta. Sono state poi equipaggiate le squadre di primo soccorso ed approntate le forze dell’ordine per cercare di evitare il peggio nel momento in cui andrà via la luce e sarà impossibile circolare per chiunque si trovi nell’occhio del ciclone.

Chiaramente, la maggior parte dei residenti ha deciso di obbedire all’ordine di evacuazione verso ovest, intasando nel giro di poche ore le autostrade che conducono verso gli Stati dell’entroterra. I negozi di alimentari e i supermercati nelle contee interessate sono stati presi d’assalto e sugli scaffali già scarseggiano le scorte di cibo e di acqua potabile, così come d’assalto sono state prese anche le stazioni per il rifornimento di carburante. C’è però anche chi ha deciso di resistere (eventualmente, anche per mancanza di alternative per provare a mettersi in salvo in altri Stati) e sfidare la furia di Florence, che dovrebbe toccare terra tra giovedì e venerdì mattina proprio nei pressi del confine tra le “due Caroline”. Del resto, il Governatore del NC, Roy Cooper, ha sì ammonito i cittadini locali sulla possibilità di restare nelle proprie abitazioni, tuttavia ha anche riconosciuto che si tratta di “un uragano storico, di quelli che si vedono una volta sola nella vita”.

 

Francesco Gagliardi

 

Fonte immagine: businessinsider.com


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